Recensione La verità sul caso Harry Quebert

Recensione La verità sul caso Harry Quebert

Tratta dall’omonimo romanzo di Joël Dicker, La verità sul caso Harry Quebert è la serie televisiva trasmessa sui canali italiani che, in poche puntate, ha attirato l’attenzione degli spettatori per la sua trama ricca di colpi di scena e per la curiosità verso un ruolo diverso da quello che siamo abituati a vedere di Patrick Dempsey: da Derek Sheperd in Grey’s Anatomy come dottore più amato delle serie tv a Harry Quebert, uomo enigmatico e scrittore di successo protagonista della storia con Nola Kellergan, interpretata dall’attrice norvegese Kristine Froseth, dove niente è come sembra.

La Verità sul caso Harry Quebert

Trama 

Era l’estate del 1975 quando una donna, la signora Cooper, chiama la polizia vedendo una ragazza con un vestito rosso fuggire da un uomo nel bosco ma subito dopo quella stessa ragazza, Nola Kellergan, corre da lei chiedendole aiuto ma raggiunta dall’inseguitore la donna viene sparata e della ragazza non si hanno più notizie. Trentatré anni dopo, il cadavere di Nola viene ritrovato nel giardino della casa del famoso scrittore Harry Quebert con accanto il manoscritto che lo aveva reso celebre poco dopo la scomparsa della ragazza :“Le origini del male”, considerato uno dei più significativi della letteratura di quel tempo.
Egli prontamente viene arrestato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Per ricostruire il caso interviene un ex alunno di Harry: Marcus Goldman (Ben Schnetzer), giovane scrittore che gli si era rivolto poco prima dell’arresto per cercare di superare “il blocco dello scrittore” che gli avrebbe rovinato la carriera prima di quel momento, perfetta.

In seguito alla vicenda che vede dunque il suo mentore protagonista, Marcus decide di fermarsi nella casa di Harry per cercare di scagionare l’amico, fermamente convinto della sua innocenza ed è proprio da ciò che egli trae l’ispirazione giusta per tornare a scrivere, facendo diventare Harry il protagonista del suo libro che lo invoglia a scrivere non in nome della loro amicizia ma perché è giusto che lo faccia. Marcus, iniziando ad indagare, si reca spesso da Harry in carcere che gli racconta della sua relazione segreta e travolgente con Nola e afferma di aver scritto il suo manoscritto per lei che ne era stata la musa.
La ragazza seguiva capitolo dopo capitolo quel manoscritto, appassionandosene e sostenendo il suo amato arrivando a fare qualunque cosa, seguendolo ovunque andasse e andando via per giorni da casa scatenando, a suo dire, l’ira della madre che per punirla le infilava la testa in una bacinella con il ghiaccio e la feriva con un righello dietro la schiena.
I due amanti, stanchi delle situazioni che si erano create a causa della loro storia, avevano deciso di scappare insieme per poter finalmente vivere il loro amore si erano dati appuntamento in un motel dove Nola però non è mai arrivata infatti Harry, dopo essersi addormentato in attesa della ragazza, apprende dalla radio la notizia della scomparsa e inizia, per anni, a darsene la colpa reduce della consapevolezza di quel segreto che portavano entrambi, forse troppo grande per la curiosa città di Sommerdale.

” Marcus, sai qual’è l’unico modo per misurare quanto ami una persona? ”
” No “.
” Perderla.”

Durante le indagini, Marcus inizia a ricevere lettere minatorie e minacce che invece di spaventarlo lo spingono ad andare avanti con caparbietà nelle sue ricerche; aiutato dal sergente Gahalowood conosce persone che aggiungono tasselli importanti al misterioso caso: il reverendo David Kellergan, padre di Nola; Pratt, il capo della Polizia nell’anno della scomparsa di Nola e il suo assistente Travis Dawn, la migliore amica di Nola che gli racconta che la ragazza andava sempre a casa di Elijah Stern, il ricco proprietario della casa di Harry da cui Marcus si reca e scopre un ritratto di Nola fatto però da Luther Caleb, autista di Stern, trovato morto qualche settimana dopo la scomparsa di Nola, uomo dal viso sfigurato con un talento enorme per la pittura e non solo.. Delle tracce lasciate sul rapporto che l’uomo aveva instaurato con Nola se ne fraintende la natura e gli si attribuisce la colpa dell’omicidio della ragazza scagionando Harry Quebert ma Marcus capisce che in realtà il caso è ancora aperto quando Gahalowood scopre la lapide della madre di Nola avvenuta nove anni prima della figlia, quindi inizia a chiedersi di quei segni sulla schiena della ragazza. Domande e misteri segnano inevitabilmente la trama della serie, nonché colpi di scena e dettagli che non devono essere assolutamente trascurati.

Curiosità e Riflessioni

Se Grey’sAnatomy gli ha dato la possibilità di emergere sul piccolo schermo, commuovendo ed entrando nel cuore di milioni di persone, è La verità sul caso Harry Quebert a smentire l’idea che Patrick Dempsey aveva di non tornare sul piccolo schermo in tempi brevi dicendosi invece entusiasta del nuovo ruolo che lo vede protagonista e che ha accettato con grande professionalità e voglia di cimentarsi in nuove sfide, accogliendo con piacere l’opportunità di lavorare con Jean Jacques Annaud, regista di questa serie presentata, in 35 minuti, attraverso piccole scene nel 2018 durante il Festival di Cannes.

La verità sul caso Harry Quebert, come romanzo è stato così apprezzato da raggiungere vertici delle classifiche in Europa e, come serie, ha sortito lo stesso effetto positivo lasciando tutti senza parole presentandosi come un giallo con un misterioso caso da risolvere infatti gli spettatori si sono ritrovati ad indagare con Marcus, non tralasciando nessun personaggio, dubitando di qualunque cosa ma ovviamente scagionando subito Harry la cui grande colpa è stata quella di essersi innamorato di una ragazza troppo piccola per lui ma che si rivela essere enigmatica e complessa, più di quanto ci si possa immaginare da una quindicenne ma anche sul suo personaggio c’è qualche rivelazione interessante.

Una serie travolgente da vedere e rivedere assolutamente.

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