It di Stephen King molto probabilmente si gioca il titolo di classico della letteratura horror più famoso e influente di tutti i tempi con Dracula di Bram Stoker e Frankenstein di Mary Shelley. Per questo l’uscita del nuovo adattamento cinematografico di 2 anni fa ha generato un’attesa così grande che si è trasformata in un successo incredibile di botteghino (700.381.748 dollari di incassi, horror più redditizio di tutti i tempi).
Però quando le aspettative sono così alte, il rischio di flop è altrettanto alto. Sbagliare qualcosa nei personaggi, nelle ambientazioni, nella storia o, peggio di tutto, nella resa di Pennywise avrebbe portato a un clamoroso suicidio artistico. Vediamo quindi perché It è un ottimo film (a mio parere più un’avventura con sprazzi horror che un vero e proprio horror) e cosa possiamo aspettarci da It – Capitolo 2.
IT e la Paura di Diventare Grandi
Ho deciso di rivedere It – Capitolo 1 in questi giorni, e la prima cosa che ho notato, che per me è uno dei maggiori punti di forza del film, è che Pennywise (THE DANCING CLOWN) è solo in parte il nemico dei Perdenti. Per la prima ora di film infatti It comparirà per un totale di 15 minuti. Calcolando che 5 minuti abbondanti sono formati dalla scena iniziale della morte di Georgie capirete anche voi che il film vuole dare spazio ad altro. I veri nemici dei nostri protagonisti sono infatti gli adulti.
Partiamo dal gruppo di bulli che li perseguita capitanati da Henry Bowers. Loro per primi sono già più adulti dei nostri protagonisti: guidano una macchina e non una bici, parlano già apertamente di sesso mentre i Perdenti sono ancora in una fase dove anche un solo bacio è una conquista, girano con pistole e coltelli ai quali il gruppo risponde a sassate… Emblematica è la scena di Henry che incide la sua iniziale sulla pancia di Ben senza essere minimamente fermato da una coppia che passa in auto, palesemente una rappresentazione di come Henry sia già nel gruppo degli adulti e che quindi non necessiti più di venir fermato.
I Perdenti poi devono vedersela con i problemi che derivano anche dagli adulti che più di tutti dovrebbero proteggerli: i loro genitori. Stan vive con il terrore di deludere il padre rabbino (“Cosa dirà la gente che il figlio del Rabbino non sa leggere la Torah?”); Eddie vive perennemente asfissiato dalla madre la quale lo imbottisce di medicine placebo tenendolo chiuso in una bolla di vetro; Mike che viene ripetutamente fatto sentire debole e inadatto alla vera vita; Beverly, caso più eclatante, che molto probabilmente ha subito ripetuti abusi dal padre (questa parte viene solo accennata in modo indiretto probabilmente per non rendere il film vietato ai minori).
Beverly merita di essere approfondita in quanto ha una scena che più di tutte le altre mostra la paura del diventare grandi: la scena del bagno imbrattato di sangue rappresenta in modo incredibile la paura di una bambina che inizia a crescere e che si trova a dover affrontare dei cambiamenti del proprio corpo che un ragazzo non potrà mai del tutto capire. E la giovanissima Sophia Lillis è stata bravissima a rendere le paure di Bev.
Pennywise è quindi solo il pretesto horror per farci vedere le paure dei perdenti, paure legate all’essere bambini (i clown che spaventano Richie) o conseguenti a quella che è stata fino adesso la loro crescita (il lebbroso di Eddie). Per questo reputo il film un’avventura con sprazzi horror: troviamo in questo film molta attenzione al costruire una trama, delle storie e dei rapporti fra i personaggi unendo il tutto con jump scare e immagini spaventose. Restando sulle storie di King portate al cinema, siamo più vicini a Stand By Me che a Carrie.
Bill, il leader del gruppo, è il Perdente che mi ha affascinato meno in quanto lui cerca solo di darsi pace per la morte del fratellino e infatti è il primo a dimostrare di non avere paura di Pennywise. Non ci sono turbe legate alla crescita, la storia di Bill è solo un’ennesima lotta del bene (Perdenti) contro il male (It). Probabilmente questo lo porterà ad avere uno sviluppo più interessante nel sequel.
Cosa ci dobbiamo aspettare da IT – Capitolo 2
Quali potrebbero essere i punti più interessanti del capitolo conclusivo? Intanto rivedremo un club dei Perdenti che avevamo lasciato con dei preadolescenti che ora sarà composto da quarantenni, quindi degli adulti con alle spalle 27 anni di vita vissuta, ognuno con le proprie esperienze, la propria carriera, le proprie abilità e i propri affetti. Sarà interessante vedere che adulti saranno diventati: migliori di quelli che avevano dovuto affrontare loro oppure avranno anche loro degli aspetti negativi che mineranno la stabilità del gruppo?
Sarò poi molto curioso di vedere come si evolverà il triangolo Bill-Bev-Ben. Come sappiamo sia dai romanzi che dal libro Ben riuscirà dopo 27 anni a rivelare i suoi sentimenti a Bev, però sia il primo film che i trailer sembrano spingere molto sulla storia fra Bev e Bill. Potrebbe essere un motivo di squilibrio all’interno del gruppo? Per la cronaca, Ben è senza dubbio uno dei Perdenti con cui ho più empatizzato nel primo film quindi spero che venga mantenuta la storia originale.
Infine un altro punto già introdotto nel primo film è il filo diretto fra Beverly e It. Durante lo stato di trance in cui l’aveva indotta Pennywise, la rossa del gruppo sostiene di aver avuto una visione dei Perdenti da adulti riaffrontare nuovamente il clown. Nel trailer la sentiamo sostenere di aver avuto un’altra visione dove sono tutti morti. Voglio vedere quanto importante sarà questo legame fra la ragazza e It.
Infine parlando di It, anche da lui mi aspetto un’ulteriore evoluzione. Se nel primo film quello che fa Pennywise è solo portare avanti il suo ciclo di vita come ha sempre fatto, in questo secondo capitolo mi aspetto elementi extra quali rabbia, vendetta e sadismo. La scena del trailer nel labirinto degli specchi mi sembra una scena colma di malvagità. Non sono sicuro se il ragazzino che sta per essere ucciso da It sia un ragazzino random o se sia una visione di Georgie, però sembra che Bill assisterà impotente alla morte di un bambino che gli rifarà vivere il trauma del fratellino. La sequenza finale del trailer inoltre lascia intendere che vedremo anche qualcosa di più sul passato del mostro.
Piccolo dettaglio che si vede nel trailer che potrebbe interessare a chi ha letto il libro: per un breve frame vediamo i Perdenti in cerchio nelle fogne di Derry, potrebbe essere un riferimento al rito di Chud, che sicuramente non sarà centrale come nel libro, però potrebbe essere uno di quegli easter eggs che piacciono tanto ai cinefili del 2000.
Il cast di questo sequel conta nomi altisonanti quali James McAvoy e Jessica Chastain, ma la vera sfida sarà trovare la chimica che i ragazzini avevano nel primo film. Credo non sia mai successo che un gruppo di attori maturi deve temere il confronto con dei ragazzini, però va dato merito a tutti gli attori del primo film di aver fatto un lavoro egregio.
Mancano poco meno di 2 settimane a questo IT – Capitolo 2 e personalmente non vedo l’ora di essere in sala.