Recensione Birdman con Michael Keaton e Emma Stone

Recensione Birdman con Michael Keaton e Emma Stone

Il rischio nel cambiamento ed il prezzo della celebrità impressionano in BIRDMAN.

Birdman – o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza)   (Birdman or The Unexpected Virtue of Ignorance) è un film del 2014 co-scritto, co-prodotto e diretto da Alejandro Gonzáles Iñárritu.

La pellicola ha per interpreti principali Michael Keaton (Riggan Thomson), Emma Stone (Sam  Thomson), Edward Norton (Mike Shiner), Benjamin Kanes (Birdman), Zach Galifianakis (Jake), Naomi Watts (Lesley), Andrea Riseborough (Laura), Merrit Wever (Annie), Lindsay Duncan (Tabitha Dickinson), Michael Siberry (Larry), Bill Camp (uomo pazzo) e Antonio Sánchez (batterista del teatro).

Il 27 agosto 2014 il film ha aperto la 71a edizione della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Fra i riconoscimenti vanta su 9 nomination agli Oscar 2015 vanta 4 statuette vinte (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior fotografia) e su 7 candidature ai Golden Globe 2015 si è aggiudicato due premi vinti (miglior attore in un film commedia o musicale a Michael Keaton e Migliore sceneggiatura ad Alejandro Gonzáles Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris, Armando Bo).

Con un incasso globale di 103 milioni di dollari (42 milioni in patria) il film è risultato un successo di botteghino ed ha ottenuto anche il plauso della critica quando la rivista Empire, in occasione del suo trentennale (agosto 2019), lo inserisce fra i trenta film più importanti degli ultimi 30 anni come il più importante del 2014

Michael Keaton e Edward Norton in Birdman

TRAMA

Riggan Thompson è una celebrità decaduta, un attore che disperatamente cerca di allontanarsi dalla figura che lo ha reso tanto celebre, il supereroe Birdman. Nel disperato tentativo di ricostruirsi una carriera nel teatro decide di mettere in scena a Broadway uno spettacolo tratto dall’opera What We Talk About When We Talk About Love di Raymon Carver, un’opera che nulla ha a che fare con i suoi film pieni di effetti speciali e trame hollywoodiane. A gravare su di lui ci sono la convinzione di avere fallito come attore cinematografico – colpa rinfacciatagli dal ‘fantasma’ di Birdman che gli rimbomba nella testa – ed una disastrosa situazione economica e familiare, rappresentati dalla ex moglie e dalla figlia.

ANALISI DEL FILM

Il contrasto fra una carriera terminata e la voglia di cambiare e cercare successo attraverso il teatro è il contesto per trattare i conflitti interiori e le insicurezze del protagonista.  Gli errori di padre che ha sacrificato la sua vita personale alla carriera mostrano la fragilità dell’uomo dissimulata da una patina di futile arroganza. Un sapiente uso della telecamera che mantiene fisso l’obiettivo sui singoli individui fa sentire lo spettatore come parte integrante della trama che ruota letteralmente intorno alle vicende dei personaggi. L’azione scorre in un contrasto fra reale ed onirico dove si può perdere la cognizione del tempo e dello spazio fino all’impressionante finale in cui l’insperato successo ottenuto con un gesto estremo rivela una schietta denuncia di quanto effimera sia la celebrità che corrompe l’animo costringendo l’aspirante attore o il talento ormai consumato a compiere atti ai limiti della follia pur di restare al centro dell’attenzione.  

RIFERIMENTO CASUALE?

Non si può ridurre il personaggio alato – metafora del passato che ritorna ad ossessionare l’attore caduto  – ad un palese riferimento ai cinecomic che, Martin Scorsese permettendo, spadroneggiano da tempo sul piccolo e grande schermo divertendo, emozionando e meritando in alcuni casi (MCU) il successo ottenuto.

Birdman

Un adulto che ancora ricorda di essere stato un bambino negli anni ’80-’90 sente un sussulto al cuore quando sente nominare William Hanna (1910-2001) e Joseph Barbera (1911-2006), padri di icone animate (es. Tom & Jerry) dell’indimenticabile MGM. E fra i tanti personaggi creati da questi artisti c’è un’ampia sezione dedicata ai supereroi dei fumetti fra cui, appunto, una serie animata (20 episodi) dedicata a Birdman, basata su un personaggio creato da Alex Toth e trasmessa su NBC dal 9 settembre 1967 ed in Italia prima su Rai1 (agosto 1970) e poi sull’emittente Quinta rete (24 marzo 1980).

L’ILLUSIONE DELLA CELEBRITÀ

In un allucinante viaggio fra sogno e realtà il regista mette in scena un dramma del viale del tramonto di un attore consumato che cerca disperatamente una rinascita in un settore a lui ignoto.

Michael Keaton è una star che non ha bisogno di presentazioni nel cuore di chi ama i supereroi in celluloide grazie a due capolavori di Tim Burton (Batman 1989 e Batman il ritorno 1992) e qui riesce magistralmente ad offrire una convincente rappresentazione di un personaggio consumato dal fallimento.

Ed il gesto estremo che alla fine fa ottenere un successo insperato è un fin troppo chiaro riferimento alla macabra ironia che tristemente mostra il mondo dello spettacolo (e del web oggi) quando corrompe animi consumati o ingenui che si dimostrano tanto folli da sprecare, non sacrificare, la loro vita per ottenere un’attenzione che dura quanto l’effimero successo di un momento prima che arrivi qualcun altro a rubarti la scena… che mai vale una vita.

IMPRESSIONANTE.

TRAILER BIRDMAN

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