Emmy 2022: tutti i vincitori della 74esima edizione

Emmy 2022: tutti i vincitori della 74esima edizione

La tanto attesa 74esima edizione degli Emmy Awards è terminata, conferendo la vittoria del premio più ambito della serata a “Succession” e sancendo l’ennesima immeritata sconfitta di “Better call Saul”.

Succession, la serie ideata da Jesse Amstrong e prodotta da Will Farrel e Adam McKay si è, infatti, aggiudicata il premio come miglior serie drammatica e miglior attore non protagonista per Matthew MacFayden. A seguire “White Lotus”, ideata, sceneggiata e diretta da Mike White che si aggiudica il premio come miglior miniserie, “Ted Lasso” che per il secondo anno consecutivo è la miglior serie comica e ovviamente “Squid Game” che passa alla storia grazie a Lee Jung-jae, il primo attore a vincere l’Emmy per una drama-serie in lingua straniera.

Tutti i vincitori degli Emmy Awards 2022

Ovviamente i premi non sono finiti qui, perché non possiamo non citare Zendaya come miglior attrice per una serie drammatica. Proprio per questo, oggi elencheremo le vittorie più importanti e tutti i premi conferiti durante la nottata.

Andiamo in ordine.

The White Lotus

La nuova serie di Mike White, che racconta la storia di alcuni turisti in un esclusivo resort hawaiiano a cinque stelle per una settimana, è la serie che riceve più statuette. Si aggiudica infatti ben 10 Emmy, di cui 5 per le categorie principali: “Miglior Miniserie”, “Miglior Regia per una miniserie”, “Miglior sceneggiatura per una miniserie”, “Miglior attrice non protagonista per una miniserie” a Jennifer Coolidge, e “Miglior attore non protagonista per una miniserie” a Murray Bartlett. Che dire, un successo! Assolutamente meritato grazie anche alla scelta del cast eterogeneo, con attori noti e meno noti, perfettamente calzanti per quei ruoli e al messaggio che trasmette.

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Succession

Con 25 nomination agli Emmy Awards, Succession si aggiudica il titolo più ambito: “Miglior Serie Drammatica” ma non solo. La bellissima serie di Jesse Amstrong, infatti, vince anche il premio per “Miglior sceneggiatura per una serie drammatica”. Quello di Succession, infatti, è letteralmente un successo, (scusate il gioco di parole); basti pensare che dalla sua uscita nel 2018 è stata candidata come miglior serie tutti gli anni, vincendo la categoria ai Satellite Award nel 2019, ai Golden Globe nel 2020 e agli stessi Emmy Awards nel 2021. Un caso particolare quello di questa serie, in quanto alcuni sostengono fortemente l’antipatia dei protagonisti ma la grande bellezza del prodotto in sé, frutto dell’ispirazione alla vita di Rupert Murdoch, magnate e fondatore della News Corporation.

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Zendaya: Euphoria

Il trionfo arriva anche per l’amatissima Zendaya, la quale da oggi è l’attrice più giovane – 26 anni – a vincere due Emmy come “Miglior Attrice protagonista per una serie drammatica”. Senza considerare la vittoria nella stessa categoria agli E! People Choice Awards nel 2019. La serie in questione è Euphoria, candidata alla “Miglior serie drammatica” nel 2020 ai GLAAD Media Awards, che dal 16 giugno 2019 racconta la vita delle nuove generazioni nella maniera più diretta possibile, facendo trapelare la sofferenza e le difficoltà che molto spesso gli adolescenti devono affrontare. Euphoria è un grande schiaffo in faccia a tutti coloro che ancora sostengono la semplicità della vita di un adolescente.

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Lee Jung-jae: Squid Game

Ben quattordici sono le candidature di Squid Game, che si aggiudica sei statuette totali tra cui la “Miglior Regia per una serie drammatica” a Hwang Dong-hyuk, “Miglior attore non protagonista in una serie drammatica” a Oh Yeong-su e soprattutto “Miglior attore protagonista per una serie drammatica” a Lee Jung-jae, vittoria che lo rende il primo attore a vincere la categoria recitando in lingua straniera. Il successo di Squid Game era inevitabile considerando l’enormità mediatica che si è aggirata intorno alla serie, a dir poco meritata vista la bellezza di questo gioiellino e la denuncia sociale radicata in ogni episodio, mai forzata o pretenziosa.

Speriamo solo che la seconda stagione, in arrivo nel 2024, non distrugga la prima, come succede in molti casi.

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Ted Lasso

Anche quest’anno il premio per la “Miglior serie comedy” va a Ted Lasso, che festeggia con il suo protagonista Jason Sudeikis la vittoria come “Miglior attore per una serie comedy”. Era inevitabile la vittoria per il secondo anno consecutivo, essendo una delle più amate da pubblico e dalla critica. Il bello è che la serie nacque quando Jason Sudeikis ideò il personaggio di Ted Lasso come testimonial pubblicitario della Premier League, un po’ come uno scherzo. Un allenatore di Football americano che viene incaricato di allenare una squadra di calcio, per giunta del maggior livello. Già fa ridere così!

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Tra gli altri anche Amanda Seyfried riceve il premio come “Miglior attrice per una miniserie” in “The Dropout” e Jennifer Coolidge, indimenticabile mamma di Stifler in American Pie, come “Miglior attrice non protagonista per una miniserie” (White Lotus).

La nota dolente di questa edizione degli Emmy Awards è l’inspiegabile sconfitta di “Better Call Saul”, che a fronte delle sette candidature iniziali non si aggiudica alcun premio. Un fatto che ha ovviamente scatenato l’ira dei fan, anche perché in sei stagioni, con un totale di quarantasei nomination, il fantastico spin-off/prequel dell’amatissima “Breaking Bad” non è mai riuscito ad aggiudicarsi alcuna statuetta.

E’ proprio per questo che Micheal McKean (interprete di Chuck in Better Call Saul), ha espresso tutto il suo disappunto mandando tutti a quel paese.

Tutti i premi consegnati agli Emmy Awards 2022

  • Miglior Serie Drama: Succession – HBO
  • Miglior Serie Comedy: Ted Lasso – Apple Tv+
  • Miglior serie limitata o antologica: The White Lotus – HBO
  • Miglior film-tv: Cip e Ciop agenti speciali – Disney+
  • Miglior attore protagonista per una serie drama: Lee Jung-jae – Squid Game
  • Miglior attrice protagonista per una serie drama: Zendaya – Euphoria
  • Miglior attore protagonista di una serie comedy: Jason Sudeikis – Ted Lasso
  • Miglior attore protagonista di una serie limitata o antologica: Michael Keaton – Dopesick
  • Miglior attrice protagonista di una serie limitata o antologica: Amanda Seyfried – The Dropout
  • Miglior attore non protagonista in una serie drama: Matthew Macfadyen – Succession
  • Miglior attrice non protagonista in una serie drama: Julia Garner – Ozark
  • Miglior attore non protagonista in una serie Comedy: Brett Goldstein – Ted Lasso
  • Migliore attrice non protagonista in una serie Comedy: Sheryl Lee Ralph – Abbott Elementary
  • Miglior attore non protagonista in una serie limitata, antologica o film-tv: Murray Bartlett – The White Lotus
  • Migliore attrice non protagonista in una serie limitata, antologica o film-tv: Jennifer Coolidge – The White Lotus
  • Miglior attore Guest Star in una serie drama: Colton Domingo – Euphoria
  • Miglior attrice Guest Star in una serie drama: Lee You-mi – Squid Game
  • Miglior attore Guest Star in una serie comedy: Nathan Lane – Only Murders in the Building
  • Miglior attrice Guest Star in una serie comedy: Laurie Metcalf – Hacks
  • Miglior Competition Show: Lizzo’s Watch Out for the Big Girrls – Prime Video
  • Miglior serie animata: Arcane – Netflix

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