Recensione After Life: è Possibile Uscire dall’Oblio della Depressione

Recensione After Life: è Possibile Uscire dall’Oblio della Depressione

After Life è una serie televisiva britannica ideata, diretta e prodotta da Ricky Gervais, noto comico inglese. La serie anche se poco conosciuta merita davvero di essere vista. Ecco una recensione personale della Serie TV After Life.

After Life: La Trama

La serie, con protagonista il noto comico e show man Ricky Gervais, prodotta da Netflix, è suddivisa in 6 episodi dalla durata di circa 30 minuti ognuno (già confermata una seconda stagione, in arrivo nel 2020); narra di Tony, un ormai cinquantenne, uomo scherzoso e che non si prende mai sul serio, ma la vita gli pone davanti un muro, affrontare la morte della moglie, causata da un cancro.
Tony, come chiunque altro al suo posto, non riesce proprio ad accettare questa situazione e cerca la via più facile per rimediare a tutto, il suicidio. Nel corso della serie imparerà che si possono affrontare momenti negativi nella vita, ma che grazie alle giuste persone e grazie alla forza di volontà è possibile superare davvero ogni cosa.

Cast After Life: È davvero Ricky Gervais?

Ricky Gervais, l’abbiamo sempre visto come un comico dall’ironia tagliente e senza scrupoli, qui invece va a rappresentare un uomo che si trova da solo contro il mondo.
Se nella prima parte della serie dimostra questa sua ironia affrontando la vita con una negatività che si trova a riversare su tutti quelli che provano ad aiutarlo, negli ultimi due episodi, cambia totalmente punto di vista; inizia davvero a capire cosa significhi vivere, anche senza la persona con cui ha passato praticamente una vita intera, impara ad apprezzare piccole cose e si lascia andare alle emozioni.
Tony capisce che le persone che cercano di impedirgli di porre fine alla sua vita, in realtà lo fanno perché sanno che lui ha la forza per superare anche questa difficoltà.

After Life
Serie TV After Life

La forza di volontà vista in After Life

Ognuno di noi, nella sua vita si trova ad affrontare un periodo “negativo”, la morte di un familiare, un lavoro non adatto alle nostre capacità, la scuola che non va per il verso giusto, e davanti a tutto ciò è molto facile abbattersi e lasciarsi andare; quello che invece dimostra Tony in questa serie è proprio la volontà di non lasciarsi sopraffare da tutto ciò che di negativo può ostacolare noi e la nostra felicità, lui ci dimostra come ogni cosa, se presa per il giusto verso, può rivelarsi un punto di partenza per un nuovo inizio che magari sarà migliore del precedente, magari ci porterà a soffrire ancora, ma ciò non dovrà farci demoralizzare ed abbandonare i nostri obiettivi.
La frase che rappresenta pienamente questa serie è:

“La vita è preziosa perché non puoi viverla di nuovo. Puoi credere nell’aldilà se ti fa sentire meglio, ma non è detto che esista. Quando capisci che non sarai qui per sempre, è quello che rende la nostra vita cosi magica. Un giorno farai il tuo ultimo pasto, annuserai il tuo ultimo fiore, abbraccerai un amico per l’ultima volta. Non puoi sapere che è l’ultima, ecco perché devi fare tutto quello che ami con passione: fa tesoro dei pochi anni che hai perché non c’è nient’altro”.

Dove Ricky, o meglio, Tony, ci invita a prendere la vita cosi com’è, con le sue bellezze e i suoi dolori, perché è unica e non merita di essere sprecata. Possiamo concludere dicendo che Netflix ha realizzato un altro piccolo “capolavoro”, e posso garantirvi che se state affrontando un brutto periodo, questa serie vi farà riscoprire le emozioni che possono regalarvi i piccoli gesti, facendovi apprezzare nuovamente la vostra vita e perché no, dimostrandovi che non tutto il male che la vita vi porrà davanti dovrà essere visto come la fine di tutto.

About The Author

Diplomato al Liceo Scientifico, tra una pagina e l'altra di un libro di matematica, un episodio calza a pennello. Più che per il cinema, ho la passione per il piccolo schermo. Sono l'amico a cui viene sempre fatta la domanda "Ma che serie tv mi consigli?" Se non avete idea di cosa guardare, faccio al caso vostro. Siete invitati nel sottosopra che si trova nella mia testa.

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