Recensione The Upside: Remake Americano di Quasi Amici

Recensione The Upside: Remake Americano di Quasi Amici

Sempre Amici (The Upside, 2017)

Presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival nel 2017, The Upside, arrivato in Italia via Amazon Prime Video è il rifacimento americano del pluripremiato Quasi Amici (The Untouchables), film di produzione francese del 2011 per la regia a due mani di Olivier Nakache e Eric Toledano di cui furono anche sceneggiatori. In questo remake a firmare la regia è Neil Burger (The Illusionist, Limitless, Divergent) mentre la sceneggiatura è accreditata a Jon Hartmare.
Partendo dallo stesso soggetto del film matrice, la trama del film non si discosta assolutamente da quest’ultimo: Phil (Bryan Cranston), un uomo tetraplegico ma al contempo molto ricco, sta cercando un nuovo badante che possa aiutarlo. Decide di assumere Dell (Kevin Hart), un ragazzo sbandato in cerca di una firma che attesti la sua volontà di reintegrarsi nella società. Nonostante un inizio difficile e un rapporto complicato tra i due nascerà ben presto una grande amicizia.

Un Film Nato Morto

Se “Quasi Amici” era una commedia leggera, senza troppe pretese ma comunque riuscita sia a livello visivo che di narrazione, “Sempre Amici” è decisamente un film non riuscito e con parecchi problemi al suo interno. Primo tra tutti una sceneggiatura sciatta e scritta in maniera approssimata. Ogni singolo momento comico è scritto male e costruito peggio. Le gag sono esattamente le stesse presenti in “Quasi amici” ma viene usata la tecnica “copia pure da me ma cambia qualcosa altrimenti se ne accorgono”.
Risultato ? non si ride mai. Mette decisamente tristezza il fatto che il cast si avvalga di nomi illustri come quelli di Nicole Kidman e Bryan Cranston, due attori formidabili che probabilmente non si meritavano di essere messi in scena come dei manichini, assolutamente inespressivi e patinati. Il difetto più grande del film però, è sicuramente il personaggio di Dell, interpretato da Kevin Hart. Un personaggio scritto male al pari di tutti gli altri con l’aggravante, però, di venire interpretato da un attore che non sa minimamente cosa vuol dire recitare.
Hart non riesce assolutamente né a risultare credibile né tantomeno a strappare un sorriso con la verve comica che dovrebbe appartenere a un comico professionista come lui.

Film The Upside

The Upside: Remale Inutile?

Di remake (o rifacimenti) l’America è il principale produttore e esportatore: hanno soldi in abbondanza e non hanno troppa paura di spenderli. La tendenza, quando ci si confronta con un remake, è di confrontare i due film per decretare quale ci sia piaciuto di più, quale sia fatto meglio..ecc. Raramente un remake viene giudicato “migliore” rispetto all’originale. Di solito sono mirate operazioni commerciali che cercano di riportare in auge un genere o un film che aveva segnato un epoca a livello culturale, mi viene in mente ad esempio il terribile “Non aprite quella porta – The Texas Chainsaw Massacre” del 2003 diretto da Marcus Nispel, remake dell’omonimo capolavoro di Tobe Hooper.
Altre volte sono ugualmente mirate operazioni commerciali con l’unico obiettivo di incassare fior fior di milioni come già stato fatto in precedenza dal testo matrice. “Sempre Amici” appartiene a questa seconda categoria. D’altronde l’originale “Quasi Amici” era stato uno dei film che maggiormente aveva avuto successo in Europa divenendo, per un breve periodo, il più grande incasso del cinema francese.

The Upside: La Crisi della Commedia Americana

Da anni ormai, la commedia americana sta vivendo probabilmente il suo periodo più buio, più di qualsiasi altro genere. La scarsità di veri autori è la ragione principale per la quale uno dei generi più amati come questo viene sempre più spesso oramai ricondotto a sottoprodotti volgari e di dubbio gusto (vedi Nonno Scatenato). Da sempre la commedia americano ha sfornato film destinati a diventare capolavori intoccabili della storia del cinema. Basti pensare alla slapstick comedy di Buster Keaton, alle pietre miliari di Billy Wilder come “A qualcuno piace caldo” e “L’appartamento” o magari alle commedie geniali e politicamente scorrette di John Landis. A sostenere questa pesante eredità purtroppo, non è rimasto più nessuno (Woody Allen escluso).
The Upside è figlio di un sistema che, oltre a non avere idee originali cui attingere, sembra aver di fatto perso totalmente interesse nell’investire nella comedy.

Differenze d’Oltreoceano

Se in Italia il film (per fortuna) non ha visto nemmeno di sfuggita la sala ed è stato distribuito su Amazon Prime Video (essendo una sua produzione, come viene fatto intuire in alcune scene del film..) in America invece ha sbancato il botteghino, detronizzando addirittura quel blockbusterone di Aquaman. Nonostante sia stato ampiamente stroncato dalla critica quindi, il film pare essere stato un enorme successo in patria. La domanda sorge dunque spontanea: In casi come questi si può parlare veramente di remake inutile? La risposta è: dipende. Se si considera esclusivamente il prodotto audiovisivo in sé assolutamente sì.
Ma se invece si considera il mercato a cui è stato rivolto e per il quale è stato creato la risposta è no. Dagli incassi si può evincere come al pubblico americano abbia apprezzato e sostenuto questo film, facendogli incassare più del triplo del budget di produzione di circa trenta milioni di dollari. Il cinema produce in base al mercato e, se il mercato americano cerca “Sempre Amici” è giusto che lo ottenga.

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