Chernobyl, la conosciamo tutti, chi per sentito dire, chi perché incuriosito si è documentato o chi semplicemente ha studiato i programmi di scuola.
Tutti sappiamo il dolore vissuto dalle persone che si trovavano lì e molto spesso, quando ricordiamo le vittime, veniamo avvolti da un velo di malinconia. Partendo da questi presupposti, pensare Chernobyl in chiave di uno show televisivo, risulta difficile alle nostre menti, ma non per delle menti geniali come quelle della HBO, che riesce a sfornare un altro “capolavoro”, che forse non è il termine più adatto per una strage di questo livello.
Era difficile, rappresentare senza risultare banali e scontati, una vicenda che ha segnato così nel profondo il genere umano, eppure, a mio modesto parere, ci sono riusciti pienamente, riuscendo a raccontare un male dell’umanità in modo così crudo e vero, e approfondendo anche il tema politico a dimostrazione che tutto ciò che purtroppo è accaduto, poteva essere evitato, se solo gli uomini che stanno “ai piani alti”, avessero messo il bene del popolo davanti ai proprio interessi economici.
Chernobyl: La Trama
Chernobyl, rilasciata dalla HBO e trasmessa in Italia da Sky Atlantic, in sei episodi racconta cosa hanno vissuto gli uomini, le donne e i bambini che sono stati costretti a subire questo dolore inimmaginabile; basti pensare, nel primo episodio della serie, le persone vedono scoppiare l’incendio, e loro inconsapevoli di ciò che stesse accadendo sopra le loro teste, in tutta tranquillità vanno sul ponte della cittadina per osservare l’insieme di colori che veniva generato da quella polvere che si depositava sul terreno, portando con sé i proprio bambini, non sapendo che stavano per andare incontro a morte certa esponendosi così radicalmente a quelle radiazioni emesse dalla centrale nucleare.
Curiosità Chernobyl
La prima puntata di Chernobyl in Italia ha raggiunto un record negli ascolti superando anche Game of Thrones, ottenendo un voto pari a 9,7 superando sia il Trono di Spade che Breaking Bad.
Una curiosità molto particolare è dovuta dal fatto che dalla messa in onda della serie TV, tra il mese di Maggio e Giugno 2019 c’è stato un boom di prenotazioni per visite turistiche a Pryp”jat’ e nell’area della Centrale nucleare di Černobyl’, aumentando del 40%.
Per la sceneggiatura della Serie TV Craig Maniz, sceneggiatore, si è rifatto al libro di memorie di Svetlana Alexievic “Voci da Chernobyl” e l’ha riadattato al format televisivo avendo consensi dalla critica americana, anche se Ucraina e Russia hanno accusato la serie di aver mancato d’accuratezza delle memorie.
Il Cast di Chernobyl
Il cast di Chernobyl vede diversi volti più o meno conosciuti del grande e piccolo schermo.
Jared Harris: lo abbiamo visto in Sherlock Holmes – Gioco di ombre interpretando Professor Moriarty, in Chernobyl interpreta Valerij Alekseevič Legasov, vicedirettore dell’istituto di ingegneria atomica Kurchatov e parte della sua squadra responsabile del disastro del 1986.
Stellan Skarsgård: ricordate lo Sputafuoco Bill Turner nei Pirati dei Caraibi? Nella Serie interpreta Boris Shcherbina, responsabile dell’ufficio per il combustibile e l’energia. Il Cremlino gli ha affidato l’incarico di guidare la commissione governativa a Chernobyl dopo il disastro.
Emily Watson: volto illustre per aver vinto un Premio Oscar in Le onde del destino, mentre nella serie interpreta la scienziata Ulana Khomyuk, investigatrice dopo l’incidente.
Chernobyl: Considerazioni Finali
Penso che solo l’HBO potesse realizzare un progetto di questo livello, che non mi sento di definire “fenomenale”, in quanto va a rappresentare un dolore subito realmente da povere persone, ma viene rappresentato attraverso la vera crudeltà, senza lasciare nulla di velato, raccontando e ponendo lo spettatore davanti al male che persone non curanti della vita degli altri possono portare a fare per i proprio interessi. E a chi chiede una seconda stagione, vorrei chiedere qualcosa io, avete realmente capito questa serie? Avete chiuso gli occhi per due minuti e provato a mettervi nei panni di chi questa tragedia l’ha vissuta sulla propria pelle?