Recensione Incastrati: la nuova serie di Ficarra e Picone

Recensione Incastrati: la nuova serie di Ficarra e Picone

Incastrati è la nuova serie diretta, scritta e interpretata da Ficarra & Picone disponibile dal 1 Gennaio sulla piattaforma Netflix.

Nel cast compaiono nomi di spicco dello spettacolo italiano come Sergio Friscia, Leo Gullotta , che nella serie interpreta un integerrimo procuratore, e un ispirato Tony Sperandeo

Trama Incastrati

Salvo e  Valentino sono due tecnici della tv.

Salvo è sposato con la sorella di Valentino e da tempo il loro rapporto è in crisi, Valentino invece è single e vive ancora con la madre. Un giorno si recano in un appartamento per il loro lavoro e scoprono di trovarsi sulla scena di un delitto.

Il loro tentativi di tirarsi fuori da quella storia, non faranno altro che rimanere sempre più invischiati in una matassa sempre più difficile da sciogliere.

Incastrati: Finalmente qualcosa di  originale  e divertente

Incastrati di Ficarra e Picone movieblog

Non ci sono parole più azzeccate per descrivere la nuova serie dei due comici siciliani.

Da tanto, troppo tempo , in pratica da dopo sitcom come Camera Caffè,  non si vedeva nessuno dei nostri comici cimentarsi in qualcosa di nuovo, tra l’altro un genere come quello dell’Action Comedy praticamente mai  affrontato dalla nostra tv , togliendo casi eccezionali come L’ispettore Coliandro.

Tanto è vero che gli stessi Ficarra & Picone si cimentano per la prima volta, nonostante la lunga carriera alle spalle fatta più che altro di cinema e tv( del genere cabaret) nel genere della serie tv d’azione.

Una storia raccontata magnificamente

Ebbene  in questa sorta di “battesimo televisivo”, i due comici ci regalano una divertente quanto ricca d’azione serie tv .

Ficarra & Picone , riconfermano la loro capacità di scrivere una storia e di saperla dirigere nella strada che voglio e nel modo migliore, la gamma di personaggi che la vivono sono   descritti magnificamente e mai vengono lasciati a macchiettisti e manierismi caricaturali, dimostrando ancora una volta il loro talento di registi .

D’altronde la loro arma vincente è sempre sta quella di saper dare una diversa caratterizzazione a cominciare dai personaggi da loro interpretati, seppur adeguandoli ai loro stili di comicità (Ficarra è il cosi detto comico cattivo, mentre Picone quello buono e ingenuo) senza mai essere ripetitivi.

Anzi mai come in questa serie i personaggi da loro interpretati subiranno man mano un cambiamento psicologico, non in termini comici, che lì porterà a essere più maturi.

Parlando poi in termini di sceneggiatura, questa è ricca di colpi di scena al punto che lo spettatore non potrà fare altro che vedere una puntata dietro l’altra.

Mafia: combatterla con l’arma del ridicolo

Come hanno fatto in passato i due comici si fanno di nuovo carico del compito di far sgretolare il mito della mafia e dei suoi affiliati.

Questo sin dal loro film d’esordio Nati stanchi (2002), a partire dal personaggio di Don Ciccio Milazzo sino al film La Matassa (2009) dove si scontrano addirittura con un clan.

In questa serie sfatano il mito del mafioso rendendolo un personaggio pericoloso e ridicolo allo stesso tempo.

Ne è un esempio il personaggio di Cosa Inutile, interpretato da Tony Sperandeo.

In questa seria la “critica” va oltre lo stereotipo della Mafia , vista come bande armate, spingendosi nella critica alle istituzioni del paese sempre più corrose dalla corruzione e la negligenza.

 

 

 

 

 

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