Recensione Prison Break: Bisogna avere fede!

Recensione Prison Break: Bisogna avere fede!

Forse con qualche anno di ritardo, ma oggi siamo qui per discutere di un cult dello scorso decennio: Prison Break.

Insieme ripercorreremo le cinque stagioni di questa serie tv che con il tempo è sicuramente calata, ma è comunque riuscita a tenerci incollati ai nostri schermi per osservare le continue disgrazie che capitano a Michael e suo fratello Lincoln.

Trama

Dopo la condanna a morte di suo fratello per aver ucciso il fratello del vicepresidente degli Stati Uniti, Michael Scofield, ingegnere edile convinto della sua innocenza e che tutto ciò che è accaduto sia frutto di un complotto organizzato dai poteri forti, pensa al piano perfetto per far evadere di prigione Lincoln prima della sua esecuzione.

C’è solo un problema. Per mettere in atto la sua strategia ha bisogno di essere arrestato e di farsi rinchiudere nello stesso carcere di suo fratello.

Non proprio una passeggiata, ma nulla fermerà Michael dal tentare di salvare Lincoln fino allo stremo delle sue forze.

Il cast

Nei panni di Michael Scofield troviamo Wentworth Miller, mentre Dominic Purcell interpreta suo fratello, Lincoln Burrows.

La serie tv però , ci concentra molto anche su altri personaggio e man mano che si va avanti con gli episodi vengono raccontati retroscena sull’arresto e sulle vite private di questi ultimi.

Tra i più importanti per la fuga di Michael troviamo: John Abruzzi (Peter Stormare), C-Note (Rockmond Dunbar), T-Bag (Robert Knepper), Sucre (Amaury Nolasco) ed infine Westmoreland interpretato da Muse Watson.

Fondamentale ai fini della fuga, sarà la dottoressa Tancredi (Sarah Wayne Callies)-

CAST prison break
Cast di Prison Break

Non adatto ai deboli di cuore [Contiene Spoiler]

Proprio cosi, questa serie tv fa sentire lo spettatore in un continuo stato d’ansia.

Nel corso degli episodi sembra non esserci mai qualcosa che vada per il verso giusto, anzi, quando succede qualcosa di positivo, viene subito distrutta dal corso degli eventi.

Una serie tv ad alto livello emotivo che lascia il segno in coloro che si accingono a guardarla, non permettendo neanche un attimo di respiro e riuscendo a far immedesimare completamente il telespettatore nelle vicende raccontante.

Una volta capito che davvero Lincoln Burrows è innocente, vi verrà quasi voglia di andare lì per dare una mano, per dimostrare come un uomo, sicuramente non altolocato e con piccoli precedenti, ma pur sempre innocente, sia stato incastrato in un modo così articolato da non permettere a nessun avvocato, nessun giudice di potersi avvicinare alla soluzione di un crimine del genere.

La politica, il governatore e la cosiddetta “Organizzazione” riescono a trarre in inganno chiunque, trovandosi sempre un passo avanti all’avvocato, Veronica Donovan (Robin Tunney), che cerca in ogni modo anche una piccola prova che possa permettere a Lincoln di ottenere la libertà.

La genialità di Michael

Parliamo, come stato definito dal suo psicologo, di un genio.

Michael, un ragazzo perbene, ingegnere civile che di fronte all’ingiustizia che la vita ha riservato a suo fratello, cambia completamente.

Ricopre il suo corpo di tatuaggio, per mettere in atto il suo piano; il suo studio diventa il posto dove ogni cosa prende vita ed inizia così a studiare planimetrie, nomi, precedenti e qualsiasi cosa possa portarlo un passo più vicino al suo obiettivo.

Una volta dentro, quando tutto sembra andare a rotoli e pian piano vediamo il suo grande piano sgretolarsi, lui non sbatte ciglio e con la calma che lo contraddistingue nel corso degli episodi, riesce sempre a trovare una soluzione per ottenere ciò di cui ha bisogno.

Michael Prison Break

Spazio per l’amore

Come ogni serie tv o film che si rispetti, occorre una storia d’amore ed è qui che entra in gioco Sara Tancredi.

Inizialmente l’obiettivo di Michael è quello di trascorrere più tempo possibile in infermeria perché sarà la via che permetterà la fuga al suo gruppo; a lungo andare però nasce qualcosa tra lui e la dottoressa e così l’infermeria non resta soltanto il piano di fuga principale, ma diventa per Michael il luogo dove sentirsi libero.

Sara dal canto suo, diventa fondamentale, perché sarà lei a lasciare aperta la porta che permetterà al gruppo di evasori di raggiungere la libertà.

E se tutto ciò costerà caro alla dottoressa, Michael non lo dimenticherà, promettendogli che finito tutto, sarà lì fuori ad aspettarla per vivere una vita insieme senza conseguenze.

In conclusione

Una prima stagione che poche serie tv possono permettersi.

Non vi sono punti morti, ma soltanto un forte stato d’ansia e di tensione, lo spettatore avrà costantemente voglia di proseguire e capire fino a che punto possa arrivare la mente di un uomo quando gli viene toccato ciò che di più caro ha al mondo, la famiglia

Siamo sicuri che molti di voi, tra le migliaia di serie tv viste, vanteranno già questa serie del passato, ma se così non fosse, vi invitiamo a recuperarla il prima possibile.

Intanto ci diamo appuntamento per la seconda stagione…

About The Author

Diplomato al Liceo Scientifico, tra una pagina e l'altra di un libro di matematica, un episodio calza a pennello. Più che per il cinema, ho la passione per il piccolo schermo. Sono l'amico a cui viene sempre fatta la domanda "Ma che serie tv mi consigli?" Se non avete idea di cosa guardare, faccio al caso vostro. Siete invitati nel sottosopra che si trova nella mia testa.

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