Recensione Serie TV Romulus tra mito e storia

Recensione Serie TV Romulus tra mito e storia

Romulus è una serie televisiva italiana del 2020 creata da Matteo Rovere.

La serie, divisa in dieci episodi ed ambientata nell’VIII secolo a.C., narra le vicende precedenti alla nascita di Roma.  Non ha nessun collegamento col film del regista Rovere Il primo re ma parte dalla storia, facendo qualche passo indietro e romanzando un periodo storico difficile da raccontare in Tv. La tematica con il senso di storia e giustizia arrivano direttamente dal film, ma con la serie TV ha la possibilità di svilupparsi ed arricchirsi di tanti particolari.

Trama Romulus

Romulus è ambientato intorno all’VIII secolo A.C., periodo dell’alleanza dei trenta popoli latini in cui la città di Alba venne guidata dal re Numitor. Purtroppo, siccità e carestia hanno colpito la popolazione e per questo il sovrano decide di consultare l’aruspice che gli rivela la risposta diretta e implacabile degli Dei. Nei tempi antichi era prassi comune che i popoli consultassero i propri dei attraverso riti ed usanze in caso di qualsivoglia evento e, in questo delicato caso, viene proclamato che il re debba essere esiliato affinché l’acqua torni a bagnare nuovamente le terre di Alba. Il trono deve quindi passare ai due nipoti di Numitor, ovvero Yemos ed Enitos, ma qualcosa di oscuro sta per accadere ai due giovani, ignari del proprio destino.

Inizio

Dall’inizio si raccontano storie di sopravvivenza. Romulus diventa così un mix di leggende, storia tra primitivi, schiavi, guerre, potere, credenze, miti. L’inizio è ricco e turbolento: trenta terre con re e popoli tra promesse, amori, preghiere, alleanze. Un salto lungo nell’antichità. Prima del mito. Tra fantasia e storia: l’intrattenimento. Avvolgente la trama. Si arricchisce puntata dopo puntata. Si compone quasi come un puzzle, come una storia d’amore che sta per nascere. Le puntate come se si corteggiassero tra loro. Scoccherà la scintilla?

Personaggi

I personaggi puntata dopo puntata allenano il proprio ruolo fino a diventare ben caratterizzati e strutturati, mostrando un’immensa umanità con debolezze e virtù. Le varie personalità presenti appaiono vive e dinamiche, reagendo alle disgrazie con paura, vendetta, rabbia, crisi o incertezza. Personaggi continuamente messi a confronto con la storia e con i propri “vecchi”.

La leggenda si arricchisce così come alcuni personaggi evolvono e si adattano alla storia. Tra i personaggi quello di Ilia è il meno credibile. Quello di Wiros inaspettato. Yemos sorprendente nel fisico e nell’animo così da diventare quasi la star della serie e certe espressioni come questa dicono tanto del suo personaggio: “Vieni abbracciami così come fanno i vivi”. La storia e il divino uniti nelle paure e nelle azioni dei personaggi. Sullo sfondo la storia di due fratelli, meno famosi ma importanti per la storia della serie.

Gli attori scelti per interpretare i personaggi sono alcuni noti come Ivana Lotito o Sergio Romano, ma sono presenti anche alcune nuove facce come Andrea Arcangeli o ancor di più Francesco di Napoli.

Romulus

Ambientazione Romulus

L’ambientazione perfetta. Gli sguardi degli attori e gli stati d’animo più delle parole. Gli intrecci più della storia. Lentamente l’andamento diventa più accattivante. La regia, sceneggiatore e scenografi sono frutto di un lavoro di squadra. La scelta dei luoghi si sposa benissimo con i colori dei personaggi. Il salto di qualità non sta nel ritmo ma nella scenografia che trasporta lo spettatore nell’antichità. Un viaggio nel tempo che sorprende per la difficoltà del progetto che all’inizio sembra un tantino troppo rigido e lento poi prende il volo e fa sognare.

I particolari

I particolari fanno la differenza: rumori, colori, sguardi, silenzi, grida. I colpi di scena non mancheranno. Saranno i dettagli a rapire l’attenzione. Nel complesso potrebbe risultare monco nella storia e nell’andamento però le piccole e profonde accortezze colpiranno lo spettatore. Questo significherà che bisognerà essere attenti e abbastanza svegli. I colori della notte non aiuteranno.

Infine

Alla fine, nascerà Roma. Per chi ama la storia, l’azione, la mitologia, l’avventura è consigliato. In alcune scene anche macabro e selvaggio. Romulus si sviluppa come dei paragrafi di un libro di storia del liceo. Un’oscura e terribile presenza si abbatte sempre di più puntata dopo puntata.

Una nota anche per la sigla che emoziona. Perfetta. Soprattutto la musica della sigla accompagna con il giusto mix di emozioni l’inizio di ogni puntata.

Trailer Romulus

About The Author

Diploma classico e giurista in erba alla Federico II di Napoli. Appassionato e cultore di cinema, sognatore a occhi aperti, inguaribile romantico. La passione per il cinema molto probabilmente deriva dalle tragedie greche. Studioso del bel calcio dopo aver visto il doppio passo del fenomeno Ronaldo ai tempi dell'Inter e le esultanze dell'areoplanino/scugnizzo Montella. Mi servo della scrittura per arrivare al cuore della persone. Preferisco καιρός al kρόνος!

Related posts