Recensione South Park quando la stupidità è geniale

Recensione South Park quando la stupidità è geniale

South Park è una serie animata televisiva di origini statunitensi, trasmessa su Comedy Central dal 1997 (in Italia fu una novità del nuovo millennio, infatti è in onda dal 2000) e prodotta da Matt Stone e Trey Parker.

La serie ha raggiunto la 24esima stagione; ogni episodio dura circa 22 minuti.

Temi trattati in South Park

Va detto subito: South Park non è un cartone animato pensato per intrattenere i bambini; i temi che tratta, oltre al modo in cui vengono rappresentati sullo schermo, non sono esattamente adatti a un pubblico giovanissimo.

La serie è una satira contro diversi aspetti della cultura statunitense, che vengono spesso portati all’esasperazione. Alcuni dei temi ricorrenti sono l’abuso di minori, l’omosessualità e la religione, trattati con irriverenza e con apparente leggerezza. Non mancano però tematiche più attuali e generali, come il riscaldamento globale e l’inquinamento. Infine, è presente anche una buona dose di satira politica: solitamente viene attaccato tutto ciò che è conservatore, in linea con le tendenze liberali dei due autori. Nel corso degli episodi della 20esima serie, di cui parlerò più avanti, ad esempio vengono rappresentati due candidati in stile Trump e Clinton.

E così la società statunitense con tutte le sue imperfezioni viene raccontata dal punto di vista dei protagonisti della serie, quattro ragazzini della scuola elementare di South Park in Colorado, dei loro amici e di tutti gli abitanti in generale.

Censure e Doppiaggi

A causa dei temi trattati, South Park ha subito critiche, attacchi e censure, specialmente negli episodi che riguardavano determinati temi religiosi.

In Italia, fino al 2007 la serie è stata trasmessa pesantemente censurata su Italia 1: il doppiaggio proposto era meno volgare dell’originale e non conteneva alcune battute “pesanti”. In seguito, il canale Comedy Central ha cominciato a trasmettere la serie daccapo, con un doppiaggio più simile all’originale, ma a volte eliminando riferimenti razzisti.

Consiglio: rende meglio in lingua originale

Viste le censure che i dialoghi hanno subito nella versione proposta in italiano, il mio consiglio spassionato – se masticate un po’ di inglese – è quello di vedere la serie in lingua originale. I dialoghi sono davvero molto chiari, i personaggi parlano abbastanza lentamente. Vi troverete ad ascoltare qualche parolaccia in più, questo è vero, ma potrete cogliere al meglio le battute satiriche ed imparare qualcosa in più sulla cultura americana proprio attraverso il sarcasmo, il nonsense e quelle situazioni surreali che spesso caratterizzano gli episodi.   

La 20esima stagione

La 20esima stagione è uscita nel 2016, anno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Per questo ho pensato di parlare brevemente di questa stagione, perché esattamente quattro anni fa veniva eletto il Presidente.

La particolarità della stagione è che i dieci episodi sono tutti collegati fra loro. Ogni finale di puntata crea una buona dose di suspense e la curiosità nel voler vedere il seguito.

La stagione è costituita da diversi filoni, che si ricongiungeranno nell’ultimo episodio. La scuola elementare di South Park si confronta con il problema dei troll, e le ragazze, stanche di essere insultate sui social, decidono di non avere più alcun contatto con i ragazzi. E così inizia una rigorosa ricerca al troll; sullo sfondo, la campagna elettorale di due candidati alla presidenza, che sono un’evidente caricatura di Donald Trump e Hillary Clinton. Tutto precipita quando la Danimarca dice di voler creare una macchina per trovare i troll e rendere pubblica la storia digitale di ogni individuo…

Uno dei paragoni più assurdi e geniali di questa stagione è l’uscita dai social vista come il suicidio del personaggio. Si tratta di un tema estremamente delicato ovviamente, ma sono rimasta colpita dal modo in cui l’importanza che hanno i social fra i giovani e gli adulti sia stato rappresentato e portato al paradosso. Per alcuni personaggi, cancellare l’account di Twitter segna l’inizio di una nuova vita.

In conclusione, anche se a volte i dialoghi e le situazioni di questa stagione della serie sembrino nonsense o totalmente assurdi, credo che dietro la satira ci sia molta intelligenza. E che ci voglia talento per far ridere la gente.

Se siete alla ricerca di una serie che vi faccia ridere e sorridere, a volte provare un po’ di disgusto, ma che vi faccia anche riflettere, allora South Park fa per voi. Sconsigliata per chi ama le serie politically correct!

La buona notizia

È possibile vedere in streaming in modo gratuito e del tutto legale tutti gli episodi di South Park, collegandosi al sito South Park Studios, resi visibili da Comedy Central.

Ecco una clip della ventesima stagione, se volete dare un’occhiata alla serie. Buona visione!

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