Recensione Suburra 3 – Capitolo Finale

Recensione Suburra 3 – Capitolo Finale

Suburra è giunta al capolinea con la terza e imperdibile stagione disponibile su Netflix e che, con soli 6 episodi, vede protagonisti nella lotta al potere, Aureliano Adami e Spadino Anacleti, interpretati da Alessandro Borghi e Giacomo Ferrara, in una imprescindibile alleanza.

Se nelle prime due stagioni della serie abbiamo visto la centralità di Chiesa e Stato, in questo ultimo capitolo la criminalità prende il sopravvento. Tutti sono disposti a sacrificare ciò che un tempo era importante pur di comandare Roma.

Tra stupore e crudeltà, questo ultimo capitolo lascia, a nostro avviso, amarezza negli occhi di chi lo guarda ed una forzata rassegnazione. 

Dove eravamo rimasti

Prima di iniziare la terza e ultima stagione vi consigliamo di vedere l’ottima sintesi delle due stagioni precedenti fatta da Samurai per Netflix.

Le storie della serie avvengono un paio di anni prima delle vicende raccontate dal film omonimo con regista Stefano Sollima del 2008. Abbiamo una Roma che non vuole padroni, ripetuto più volte dai protagonisti della serie, da una parte la criminalità organizzata con i vari clan con in testa Samurai, e dall’altra la corruzione e la potenza della politica e della Chiesa.

Il tutto fa da contorno ad una storia di complotti e doppi giochi per raggiungere il potere con Sara Monaschi, donna dal carattere forte, con conoscenze nel Vaticano che fa di tutto per raggiungere i suoi obiettivi, e Amedeo Cinaglia, inizialmente molto etico e moralmente stabile, per poi diventare una persona senza scrupoli pronto a tutto per raggiungere i suoi obiettivi.

La criminalità organizzata è dietro a due famiglie, gli Adami, boss di Ostia con a capo Tullio Adami prima e Aureliano Adami poi, e gli Anacleti, famiglia Sinti con a capo Manfredi che si contenderà il posto con il fratello Spadino

In mezzo alla politica, la Chiesa, la corruzione e la criminalità c’è Lele, figlio di un poliziotto che si ritrova coinvolto in mezzo alle vicende dei due clan.

Da qui Spoiler


Trama Suburra 3

Ambientata tra le strade di Roma, la terza stagione di Suburra prende vita dopo il risveglio dal coma di Manfredi, il fratello maggiore di Spadino, boss del clan degli Anacleti. Intanto, dopo il suicidio di Lele, Aureliano e Spadino sono pronti a vendicarlo e continuano la loro lotta al potere supportati dalle loro ambiziose donne, Nadia e Angelica ma vengono ostacolati proprio da Manfredi che conosce bene i punti deboli del fratello. Intanto anche Cinaglia si trova forzatamente dalla loro parte ma è in una situazione molto difficile. Il Giubileo è l’occasione che tutti aspettano per raggiungere i loro obiettivi.  

Curiosità su Suburra 3

  1. La terza stagione di Suburra è stata completamente girata a Roma, districando le riprese in 60 location diverse nella capitale.
  2. L’attore che interpreta Manfredi in Suburra, Adamo Dionisi, nel terzo episodio canta un brano scritto dal figlio, Cristiano Dionisi e dalla musicista Vanessa Cremaschi.
  3. Anche su Suburra ha influito il Coronavirus. Le riprese iniziate a dicembre erano ad un passo dalla conclusione quando è iniziato lo stop a causa del virus ma, fortunatamente, le hanno potute riprendere a fine giugno per concluderle velocemente agli inizi di luglio.
  4. In contemporanea con l’uscita di Suburra 3 è uscito anche il nuovo album di Tommaso Zanello, in arte Piotta, Suburra- Final Season. Piotta, con 10 nuove tracce, accompagna anche stavolta le vicende dei protagonisti della serie.

Suburra cast

Recensione Suburra 3

La terza stagione di Suburra è il capitolo conclusivo della serie che vede protagonista l’alleanza tra Spadino e Aureliano, due personaggi diversi che si completano a vicenda. Uno più fragile che ha bisogno di raggiungere il limite per trovare il coraggio di compiere azioni decisive; l’altro più forte, vulnerabile solo nel ricordo del suo passato e con Nadia, forte e determinata quanto Aureliano, al contrario di Angelica, molto più fragile a causa della natura della sua relazione ma pronta a sostenerlo sempre, nel rispetto della loro complicità e della sua gravidanza. 

Aureliano e Spadino mirano a prendere il controllo su tutta Roma e, anche se ostacolati da Manfredi proprio come ci si aspettava dal risveglio, vogliono raggiungere l’obiettivo utilizzando a loro vantaggio l’ormai corrottissimo Cinaglia, la vera sorpresa di questa stagione, un colpo al cuore per molti che lo trovavano ancora salvabile nonostante la parentesi del tradimento alla moglie con la potente Sara, interpretata da Claudia Gerini.

E’ proprio in questo capitolo conclusivo che si definiscono le sorti del suo personaggio, tra flashback sulla sua infanzia, finto buonismo e colpi di scena crudeli e sbalorditivi, quello che sembrava ancora un buono decide di passare definitivamente alla criminalità, un destino segnato dal potere che gli ha letteralmente cambiato la vita.  

Quello che ci ha mostrato il personaggio di Cinaglia ce lo si poteva aspettare da personaggi diversi.

Al contrario è bello guardare la cura che ha Spadino per la gravidanza di Angelica e quella di Aureliano per Nadia e per le debolezze di Spadino, nonostante l’obiettivo dei loro personaggi così proprio come l’alleanza tra le due donne che domina la scena e abbatte i tradizionali stereotipi.

La puntata finale di Suburra 3, così come la breve ma intensa stagione, scorre in un modo così veloce da non rendersi conto di tutto quello che sta succedendo ma seppure a malincuore, presenta una conclusione inevitabile.

Potere alle donne

Quello che è piaciuto molto ai fan è stato il salto in avanti fatto dalla serie riguardo le donne, non più dietro ai loro uomini per servirli, ma accanto a loro, sostenendoli e diventare un tutt’uno con essi nelle scelte della vita. In Suburra 3 vediamo Nadia e Angelica, la loro amicizia è in crescendo dall’inizio della stagione, prima parlandosi con indifferenza e poi unendosi fino a diventare forti, toccante l’affermazione nella puntata della morte del piccolo di Angelica, con quest’ultima che dice a Nadia Avrei voluto conoscerti prima

La loro amicizia è bella quanto la presenza nella vita dei loro uomini, pronte a supportare Aureliano e Spadino nelle loro azioni, non più delle donne da salvare, ma al contrario, grazie a loro vengono salvati, come nell’agguato a casa di Flavio dove Nadia salva la vita al suo Aureliano. 

Suburra 4 ci sarà?

Appena conclusa la terza stagione la produzione ha già annunciato che non ci sarà una quarta stagione, ma alcuni rumors visto il successo starebbero pensando ad uno spin-off.
Nadia e Angelica Suburra 3
 
L’idea è quella di continuare con le storie delle donne di Suburra, Nadia e Angelica, con la possibilità di avere Cinaglia e Adriano, lo speaker erede di Samurai a continuare il gioco di potere e politica che li ha caratterizzati nelle tre stagioni.

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