Recensione Speravo de morì prima Serie TV su Totti

Recensione Speravo de morì prima Serie TV su Totti

Speravo de morì prima è una miniserie televisiva italiana del 2021 diretta da Luca Ribuoli, basata sull’autobiografia “Un capitano” scritta da Francesco Totti in collaborazione con Paolo Condò.

La miniserie ha debuttato il 19 marzo 2021 su Sky Atlantic e in streaming su Now.

Trama

La serie si concentra sugli ultimi anni di carriera di Totti nella Roma. Si racconta la fine del lungo percorso del Capitano della Roma con la maglia giallorossa, rimasta sempre la stessa per 27 anni, includendo le immagini d’archivio dei momenti più esaltanti della sua carriera e unendo l’epica sportiva da vero fuoriclasse del calcio italiano e mondiale, raccontato nel tormentato periodo prima del ritiro, e la vita privata di un uomo coraggioso, semplice e autoironico, legato da sempre al calcio e a una città, Roma, di cui è diventato negli anni simbolo e bandiera.

Il racconto

Sembra più una soap opera o un reality che una serie. Una sceneggiatura non sempre all’altezza dell’idea di base buona. L’andatura si divide tra fluidità e forzatura in alcuni punti del racconto.

Il timbro di voce del Castellitto/Totti narratore stanca. Nel complesso però il racconto con le immagini e il dolore di un calciatore anzi di un uomo riesce ad arrivare e raggiungere un target accettabile. Entusiasma più l’idea che il risultato. Grazie alla presenza del “cattivo”, in questo caso il personaggio di Spalletti, il racconto si movimenta e sorprende anche. I colpi che i due si daranno saranno quelli che più colpiranno positivamente lo spettatore.

Cast e protagonisti

Pietro Castellitto fa sembrare stupido Totti. Scimmiotta troppo il personaggio. Non è scorrevole. Meglio a quel punto mettere direttamente Francesco e rendere così più credibile e più vera la soap opera.

Ci si rende conto che la storia è più forte degli attori che sembrano alcuni troppo forzati. Ci si è concentrati troppo sulla somiglianza fisica.

Credibile Tognazzi nei panni di Spalletti. Non lo imita ma interpreta il personaggio con il suo carisma e la sua arroganza che lo porterà lontano da Roma inevitabilmente.

Efficace ed azzeccata Greta Scarano nei panni di Ilary: non un semplice ruolo che fa il compitino. Si prende a tratti la scena come compagna del campione senza strafare come invece purtroppo fa Monica Guerritore nell’interpretare Fiorella Totti. Credibilissimo Giorgio Colangeli nel ruolo di Enzo Totti, detto lo Sceriffo.

Tognazzi Spalletti
Tognazzi è Luciano Spalletti nella serie Sky Speravo de morì prima.

Tanto fumo?

È una sfida che cerca di raccontare soprattutto l’uomo e i particolari di una vita sempre al centro dei riflettori di un personaggio diventato prima un mito e poi una leggenda. Non è un racconto di calcio e sport ma si parla dell’intimità e delle scelte di vita dell’uomo portando in luce le ombre sul suo addio al calcio. Le aspettative forse sono troppo alte. È un lavoro normale che ha visto sicuramente tanta preparazione. La sensazione che lascia è che si poteva fare non di più e nemmeno meglio ma che forse non c’era bisogno della miniserie dopo il successo del docufilm “Mi chiamo Francesco Totti” di Alex Infascelli. Alcune storie non vanno interpretate ma semplicemente raccontate. Alcuni personaggi non possono essere doppiati poiché non sempre la Tv riesce dove è riuscita la realtà.

Curiosità

  • Il titolo della serie è una citazione di questo celebre striscione apparso sugli spalti dell’Olimpico il 28 maggio 2017, durante l’ultima partita della carriera di Totti, un Roma-Genoa (3-2) in cui il capitano entrò nel secondo tempo, prima di una cerimonia in cui annunciò l’addio tra le lacrime e gli applausi degli 80 mila spettatori.
  • Tognazzi (tifoso del Milan) non è la prima volta che recita in un film sul calcio. Lo fece anche nel celebre «Ultrà», girato dal fratello Ricky e nel meno conosciuto «L’estate di Bobby Charlton» (1995).
  • Il primo episodio è stato visto da 500mila spettatori medi (comprensivo di Primissime), dato che va ad eguagliare l’ottima performance di un’altra attesissima serie Sky Original, The New Pope del Premio Oscar Paolo Sorrentino. La media dei primi due episodi è stata di più di 472mila spettatori (col secondo che è stato visto da più di 444mila spettatori medi), con una permanenza al 62%, nettamente superiore a tutte le serie Original dal 2020 a oggi. Sui social, ieri sera sia #Totti che #Spalletti sono entrati per tutta la serata nella classifica dei trending topic di Twitter.

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About The Author

Diploma classico e giurista in erba alla Federico II di Napoli. Appassionato e cultore di cinema, sognatore a occhi aperti, inguaribile romantico. La passione per il cinema molto probabilmente deriva dalle tragedie greche. Studioso del bel calcio dopo aver visto il doppio passo del fenomeno Ronaldo ai tempi dell'Inter e le esultanze dell'areoplanino/scugnizzo Montella. Mi servo della scrittura per arrivare al cuore della persone. Preferisco καιρός al kρόνος!

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