21 marzo 1956 : la notte in cui il mondo conobbe Anna Magnani

21 marzo 1956 : la notte in cui il mondo conobbe Anna Magnani

Esattamente 65 anni fa, quella donna conosciuta dai più intimi col soprannome di Nannarella, divenne per il mondo Anna Magnani, scrivendo il proprio nome nell’albo d’oro delle icone della settima arte.

Quella notte a Los Angeles, sul red carpet del Pantages Theater (era il teatro che, tra gli anni 50 e 60, ospitava la cerimonia degli oscar) i più grandi nomi dello star system hollywoodiano avevano sfilato in una passerella adornata dai migliaia di flash dei fotografi.

Nomi come Grace Kelly, Audrey Hepburn, James Cagney, Frank Sinatra.

A presentare la cerimonia c’era il comico Jerry Lewis.

Quella  sarà la notte memore dell’addio di Grace Kelly a Hollywood, la quale di lì a poco  sposerà il principe Ranieri III di Monaco. Il suo  commiato sarà ricambiato e accompagnato dai migliori auguri da parte dell’Academy e di tutti i presenti.

Durante la serata, tante saranno le sorprese.

Ernest Borgnine sarà premiato come miglior interprete maschile per il film Marty, vita di un timido, surclassando il quotato James Dean, morto il settembre dell’anno precedente e che diverrà l’icona di una intera generazione.

Questo stesso film si aggiudicherà l’oscar al miglior film.

Jack Lemmon, a quei tempi ancora agli esordi, vincerà come miglior attore non protagonista per La nave matta di Mister Roberts.

Ma la vera sorpresa della serata doveva ancora arrivare. 

L’oscar alla migliore attrice protagonista. In lizza per il premio, c’erano  i nomi più altisonanti dell’epoca, Susan Hayward (che molti davano per favorita ), Jennifer Jones, Eleanor Parker, Katharine Hepburn, e infine quello di  Anna Magnani.

Unica assente (era a Roma ad accudire il figlio Luca), fu nei giorni precedenti oggetto di lodevoli critiche per la sua interpretazione nel film La rosa tatuata.

Si trovò quella sera al centro di una spietata competizione. Ma quella era la sera delle sorprese.

Fu il suo, il nome pronunciato da Marlon Brando per l’assegnazione del premio, facendo di lei la prima attrice non di lingua inglese a vincerlo.

L’oscar verrà ritirato dall’attrice  Marisa Pavan, anche lei candidata come migliore attrice non protagonista per lo stesso film.

Anna Magnani

L’Oscar all’Italia anzi alla sua Roma

Nel clima di ansietà aveva più volte dichiarato che, dietro l’assegnazione dell’Oscar vi fossero giochi di interesse che andavano oltre i meriti di un attore. Facendo trapelare quanto sentisse fragili in cuor suo le speranze di vincere.

La notizia della vittoria, gli viene riferita alle ore 05,00 del 22 marzo, dopo una notte passata insonne.

“Magnani is happy” Questa la frase esclamata dall’attrice di fronte la notizia . Non mancherà di esprimere all’academy e all’America la sua riconoscenza.

Dirà ai primi giornalisti che busseranno alla sua porta:

“ Non me l’aspettavo, per un paio d’ore non ho nemmeno realizzato d’aver vinto l’Oscar. La cosa che più mi ha colpito è questo gesto così democratico dell’America, perché in fondo ha dato un Oscar senza pensare alla nazionalità dell’attrice, volendoci dire che in arte non esiste nazionalità”

Da quel momento, sarà assediata da orde di giornalisti.

Ma a questo grande eco mediatico farà da contraltare un quasi totale silenzio da parte dei suoi colleghi connazionali, quasi a evidenziare il clima di gelosia che non di ammirazione nei confronti dell’attrice.

Pochi nomi dello spettacolo invieranno telegrammi di congratulazione, dall’attrice Bette Davis, dai registi Camerini e Castellani e dai produttori Rizzoli e Pallavicini ma da  nessun’altro.

Di fronte alla stampa dirà:

“ Questo è il più gran giorno della mia carriera artistica. Sopratutto sono felice perché la cinematografia americana ha premiato l’Italia. Ma sopratutto a Roma. È alla mia città che intendo riferirmi quando parlo dell’Italia”.

 

Chi era l’attrice dietro l’Oscar?

Anna Magnani nacque a Roma il 7 marzo 1908 in quello che oggi è conosciuto come quartiere Nomentano.

Alcune fonti erroneamente diranno invece che è nata ad Alessandria D’Egitto a causa del fatto che la madre emigrò per andare in Egitto dove conobbe e sposò un ricco e facoltoso austriaco.

Inizialmente indirizzata allo studio della musica, lo abbandonò perché lo riteneva poco soddisfacente. Passò alla recitazione, iniziò a frequentare la scuola di arte drammatica Eleonora Duse diretta da Silvio D’Amico. Lavorò negli spettacoli di rivista e di avanspettacolo  in una fortunata serie di spettacoli con Totò.

Sarà Vittorio De Sica a darle la possibilità di  costruire un personaggio non secondario nel film Teresa Venerdì (1941).

Raggiunse la fama mondiale nel 1945  col film Roma città aperta di Roberto Rossellini, col quale vince il primo Nastro d’Argento.

Anna Magnani Oscar

A questo seguiranno altri capolavori come Bellissima di Luchino Visconti fino ad arrivare alla notte in cui fu consacrata a livello internazionale vincendo l’oscar per il film La rosa tatuata (1955). Per lo stesso ruolo, vincerà anche un BAFTA quale attrice internazionale dell’anno e il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico. 

Col tempo, complice anche il suo essere selettiva, ridurrà alquanto i suoi  impegni cinematografici prendendo parte comunque a notevoli film come Nella città l’inferno (1958) di Renato Castellani e sopratutto al film Mamma Roma (1962) di Pier Paolo Pasolini

Tornò al teatro ne 1965 per lo spettacolo La Lupa per la regia di Franco Zeffirelli, e nel 1966 con Medea diretta da Gian Carlo Menotti.

Morì nella clinica Mater Dei di Roma il 26 settembre 1973, esattamente un anno dopo la sua ultima apparizione cinematografica nel film Roma di Federico Fellini, all’età di 65 anni, stroncata da un tumore al pancreas .

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