Recensione Star Wars Episodio IX: l’Ascesa di Skywalker

Recensione Star Wars Episodio IX: l’Ascesa di Skywalker

Mi considero un fan storico della saga. Da bambino ho consumato le VHS della trilogia classica e più o meno durante la mia adolescenza ho vissuto al cinema la trilogia prequel. Pertanto l’uscita di questa nuova trilogia è stata per me una bellissima opportunità di tornare nella galassia lontana lontana ideata da George Lucas. E nonostante ora il tutto fosse in mano alla Disney e a JJ Abrams, comunque il mio desiderio di tornare a volare sul Millenium Falcon era intatto.

Perchè questa premessa? Perché questo capitolo conclusivo dal punto di vista dei contenuti è destinato a dividere più di tutti i suoi predecessori, perfino più del famigerato Episodio XIII, visto come una naturale evoluzione da alcuni e come uno smacco alle origini dagli altri.

Episodio IX fa probabilmente la mossa più sbagliata che potesse fare: prova inizialmente a tornare sui suoi passi, buttando di fatto 1 ora di film nel tentativo di cancellare il capitolo di Rian Johnson, tenta un richiamo verso la vecchia fan base ma alla fine fa una svolta che vuole accontentare i fan che hanno recuperato nel giro di un mese gli Episodi da I a VI e che hanno vissuto l’attesa fra un capitolo e l’altro solo per quest’ultima trilogia. Risultato? Probabilmente solo questi ultimi, quelli più affezionati a Rey, Ben, Finn e Poe che a Luke, Leia, Han, Obi Wan e Anakin (tanto oggetto misterioso di questa trilogia quanto protagonista assoluto dei capitolo di Lucas). Quelli più “vecchi”, cresciuti con l’attesa di vedere la redenzione e poi la caduta (ordine di uscita dei film) di Darth Vader/Anakin arriveranno alla fine a non riconoscere più una favola che li ha cresciuti da bambini/ragazzi.

Il vero valore di questo film e di questa conclusione probabilmente lo scopriremo fra 4/5 anni, quando tutta la fan base di Star Wars avrà visto più volte tutta la saga nella sua interezza. Fino ad allora sarà la guerra civile.

La recensione avrà 2 parti: la prima totalmente priva di spoiler, la seconda con maggiori dettagli relativi alla trama.

Star Wars Episodio IX: l'Ascesa di Skywalker

Recensione Star Wars Episodio IX: l’Ascesa di Skywalker [No Spoiler]

Il film dal punto di vista visivo si attesta sul livello di Episodio VIII confermandosi uno dei capitoli più belli da vedere fra pianeti, battaglie spaziali e battaglia corpo a corpo. Anche la colonna sonora di John Williams, riarrangiata per l’occasione, è uno spettacolo. Il film a livello visivo insomma è quasi perfetto. Dico quasi perché ci sono dei fastidiosissimi problemi a livello di montaggio. Il film, come premesso, all’inizio cerca di correggere quanto detto nel capitolo precedente e per fare ciò nella prima ora ci sono tantissime scene che cambiano con una rapidità al limite del fastidioso. Assistiamo a persone che fra un’inquadratura e l’altra sono letteralmente in un’altra zona di un pianeta o addirittura su un pianeta diverso. Al termine della pellicola, ripensando ad alcune fasi ci si trova decisamente spaesati in quanto qualche passaggio a memoria viene a mancare nello spettatore.

Un altro problema è la gestione del personaggio di Leia. Come tutti sappiamo Carrie Fischer ci ha lasciato già 2 anni fa, pertanto per farla comparire ancora in questo capitolo sono stati usati materiali girati e tagliati dai precedenti capitoli. Purtroppo in alcune scene questo lavoro stona dal momento che Leia si trova in bocca frasi generiche che si incastrano a fatica nel dialogo in corso. Un personaggio come Leia, storica guida della ribellione, viene spesso ridotta a un personaggio piatto e incapace di ergersi e leader a causa della battute qualunquiste che è forzata a dire, a causa appunto dell’impossibilità dell’attrice di girare nuovo materiale. Lascio a voi stabilire se questa cosa è una leggerezza o una mancanza di rispetto verso un’attrice che vedrà in questo film il suo testamento cinematografico.

Star Wars Episodio IX: l'Ascesa di Skywalker

Cast Star Wars Episodio IX: l’Ascesa di Skywalker

Il cast conferma tutti i pregi e difetti dei precedenti capitoli. Se i personaggi vi erano piaciuti allora continueranno a piacervi. Va evidenziata però la prova di Adam Driver: veramente notevole, sia perché il suo personaggio ha un’evoluzione che lo costringe a cambiare e a fare uno sforzo extra come attore, sia perché negli ultimi 4 anni Driver si è messo in mostra come uno dei migliori attori della sua generazione. Questo ragazzo ha un futuro radioso davanti a sé.

A livello di trama invece, l’unico dettaglio che posso dire senza fare spoiler è che viene ampliata in modo esponenziale l’importanza di alcuni personaggi, non solo in confronto a questa trilogia, ma anche in confronto a tutta la saga, dando un colpo di spugna a dei punti cardine su cui la mitologia di Lucas si era sempre basata. Analizzando tutta la saga degli Skywalker, questo capitolo (o meglio, l’ultima ora di questo capitolo) rende di fatto alcuni avvenimenti fondamentali inutili portandoci in una situazione in cui indipendentemente alle azioni del passato, questo sarebbe comunque stato l’unico epilogo possibile.

E qui torno a fare una domanda a voi lettori. In una trilogia che si presente come la conclusione di un’unica storia composta da 9 film, è corretto sbilanciare totalmente l’importanza degli avvenimenti in favore di una sola delle 3 trilogie? Tutto si può dire della trilogia prequel tranne che non si unisse alla perfezione alla trilogia classica, creando un’unica storia di 6 film dove ogni Episodio conteneva informazioni che aggiungevano valore all’intera storia. Questa trilogia non ha alcun collegamento alla trilogia prequel, mentre da quella classica prende solo alcuni personaggi. Approfondirò la questione nella parte spoiler.

Recensione [Spoiler]

Come avrete capito io non ho apprezzato la svolta presa da questa trilogia.

Le rivelazioni per cui questa trilogia toglie importanza alle precedenti sono fondamentalmente 3: Palpatine non è mai stato sconfitto (e purtroppo non ci viene spiegato come sia sopravvissuto), Rey è una Palpatine (figlia del figlio dell’Imperatore), Palpatine viene sconfitto da Rey. Per essere la saga degli Skywalker si vedono molte azioni decisive che portano la firma della famiglia Palpatine in questa capitolo conclusivo. Nemmeno Ben Solo, tornato al lato chiaro, di fatto non fa nulla per portare il tanto agognato equilibrio nella forza. Certo Rey è un’ottima rappresentante dell’equilibrio, in quanto ha dentro di sé sia il lato chiaro che il lato oscuro della Forza, ma rimane comunque una Palpatine. La Profezia sul Prescelto, la conversione di Anakin, la caduta dell’Impero non sono serviti a nulla perché l’Imperatore ammette che ha sempre cercato la sua erede, erede che era stata nascosta al nonno e che era cresciuta nella leggenda dell’Allenza Ribelle quindi con dei principi volti al bene, erede che alla fine comunque sarebbe stata trovata e che comunque si sarebbe confrontata con il nonno. Quindi comunque sarebbe stata lei a portare alla sconfitta dell’Impero. Quindi questa diventa la saga dei Palpatine e il nome Skywalker non significa più nulla.

Ma c’è di più. Questo film va in contrasto anche con i capitolo VII e VIII. Pensiamo a Luke: nei precedenti capitoli Luke è sparito e sostiene di essersi ritirato e chiuso alla Forza. Però in questo film viene detto che lui sapeva che Palpatine era sopravvissuto e anzi viene detto che lo stava cercando insieme a Lando (che poi perché Lando e non Leia o Han?). Quindi queste 2 informazioni vanno in contrasto fra di loro.

Prendiamo anche un dettaglio che riguarda il look di Rey. Al termine di Episodio VIII Rey si presentava con una tunica che richiamava molto i Cavalieri Jedi e un taglio di capelli lungo che le si poggiava sulle spalle. Qui torna a indossare la divisa da cercatrice di rottami a riportare i capelli corti. Ok, è und ettaglio, però non posso non vederci un voler cancellare anche visivamente il lavoro fatto da Johnson.

Questo film a livello di continuity quindi ha dei grossi difetti con la stessa trilogia di cui fa parte e decide di andare in direzione contraria alla teoria del Prescelto che era stata il tramite su cui George Lucas aveva basato tutto il suo lavoro. Personalmente non riesco ad accettare nessuno di questi 2 punti.

Ribadisco che voglio dare tempo anche ai fan più recenti di innamorarsi della saga nella sua totalità e capire che questo film ha degli evidenti problemi con l’universo da cui proviene e di cui dovrebbe raccogliere l’eredità.

Una scena che mi ha sinceramente commosso però c’è: dopo la morte di Leia (morte per me ancora più insignificante di quella di Luke), vediamo il lutto di Chewbecca e in quella scana mi sono messo nei suoi panni. In quell’urlo disperato ho percepito la sua solitudine nel rendersi conto che l’ultimo dei suoi sotici compagni di viaggio (Han, Luke e Leia) se n’era andato e ho provato sincera tristezza.

Ma non basta, purtroppo il mio sentimento maggiore al termine della pellicola era la freddezza. Il tempo sono certo che riunirà tutti noi fans sotto la stessa bandiera e renderà il giudizio di questa nuova trilogia quasi totalmente unanime.

Trailer Ufficiale

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