Recensione You 3: finchè morte non ci separi

Recensione You 3: finchè morte non ci separi

Dopo tanta attesa è finalmente disponibile la terza stagione di You.

Joe Goeldberg torna nelle nostre vite ma in tutt’altra veste, quella del padre di famiglia che fa di tutto per non fare sempre gli stessi errori. 

Commentiamo quindi questi 10 episodi rilasciati da Netflix. 

Trama You 3 

Joe Goeldberg (Penn Badgley) e Love Quinn (Victoria Pedretti), si trasferiscono insieme a Dottie (la madre di Love) a Madre Linda, il classico quartiere residenziale borghese dove ogni singolo abitante sembra perfetto ma in realtà ha molto da nascondere. Ben presto però, Madre Linda viene macchiata dall’omicidio di Natalie (Michaela McManus) che, ovviamente, sarà solo il primo di una lunga lista.

You 3: Cast e personaggi

Dopo tre stagioni oramai non c’è bisogno di analizzare i personaggi uno ad uno, piuttosto vorrei parlare di quelli nuovi più rilevanti.

Dottie Quinn: Interpretata da Suffron Burrows, è la madre di Love e di Forty Quinn. Se nella seconda stagione il personaggio non ha avuto modo di spiccare il volo, nella terza la conosciamo meglio e, purtroppo, capiamo che più che spiccare il volo, si scava sempre più una buca sotto terra. Una madre sofferente, che dopo aver subito la perdita del suo amato figlio Forty, sprofonda in uno stato di depressione e angoscia. La sua unica ancora di salvezza è il nipotino Henry, a sua detta la reincarnazione di Forty, da cui però verrà distaccata legalmente per mano di Love, dopo uno spiacevole incidente in cui ubriaca, con Henry in braccio, compie atti di piromania. Un personaggio che ci fa riflettere su quanto un rapporto sgretolato, non possa riassestarsi; una caratterizzazione che dà forza al rapporto madre e figlia e che allo stesso tempo lo fa sembrare il più malato del mondo.

Marianne: Interpretata da Tati Gabrielle, lavora nella biblioteca di Madre Linda, proprio quella in cui Joe va a chiedere di lavoro, diventando così il suo capo. Vedete qualche “schema ricorrente”? Anche se Joe, non la considera affatto così, purtroppo lo è, e sottolineo purtroppo.

Nonostante questo, c’è qualcosa di diverso in lei. La sua storia, che conosceremo solo verso gli episodi finali, fa capire quanto forte sia questa ragazza, la quale lotta con tutta sé stessa per la felicità sua e della sua famiglia, con eleganza e superiorità in ogni avversità che si presenta nella sua strada. Una ragazza che subisce le problematiche del razzismo nella legge, ci insegna che bisogna sempre domandarsi chi abbiamo di fronte e non farci mai prendere dalle emozioni del momento. 

Theo: Interpretato da Dylan Arnold, è il figlio diciannovenne del vicino di casa dei Goeldberg-Quinn. Dopo che suo padre si è risposato con Natalie vive insieme ai due. Da subito si infatua di Love, con la quale mette in atto tutta il suo fascino pur di conquistarla. Dopo la morte di Natalie, Theo si avvicina sempre più a Love, e sappiamo bene che con lei non c’è bisogno di troppo fascino, basta essere un problema da risolvere; e che problema! Un ragazzo tenace, ingenuo, a volte forse troppo, ci insegna che la famiglia va messa sempre al primo posto, a meno che non si voglia rimanere intrappolati nella tela del ragno!

Recensione You 3 

Per prima cosa vorrei dire che non mi aspettavo quello che ho visto. Inizialmente pensavo che la terza stagione ci stesse per rifilare le solite tre dinamiche, che nella prima erano innovative ma che nella seconda ci avevano già stancati. Dopo i primi due episodi però, a mio parere un po’ noiosi e ripetitivi, ho cambiato idea.

Sin dall’inizio si capisce che saremmo arrivati all’inevitabile duello finale, quello tra due coniugi stanchi della propria vita matrimoniale, che fanno di tutto pur di non risolvere i propri problemi. Sin dal primo episodio si percepisce l’astio e la sfiducia e, sin da subito siamo preoccupati per il piccolo Henry, costretto a vivere con due genitori imprevedibili.

Recensione You Terza Stagione

Spezzerei una lancia a favore di Joe, che almeno cerca di reprimere i propri istinti per il bene del proprio figlio. Lui lo ama veramente, essere padre lo ha cambiato e prova con tutto sé stesso ad essere una figura paterna su cui si può contare. Il fatto è che gli istinti primordiali non si placano così facilmente, perlomeno senza un serio aiuto.

Quello che voglio far risaltare però, è che You 3 è riuscita a tenere lo spettatore incollato allo schermo perché ha ribaltato la situazione. Ora siamo dalla parte di Joe, tanto da perdonargli anche qualche istante di ritorno al passato.

Non mi sento di fare la stessa cosa nei confronti di Love, anche se il vero punto di forza di questa stagione è proprio lei. È lei il male da fermare prima che sia troppo tardi per tornare indietro. Una donna problematica, malata ed insana, che vuole autoconvincersi di essere una brava persona. Lei sa la verità, si conosce bene. È una manipolatrice incapace di resistere ai propri istinti, che fa sempre ricadere la colpa su qualcun’altro, trascinando il marito nella sua follia. Chi l’avrebbe mai detto che avremmo tifato per Joe?

Mi sento dunque di promuovere YOU 3 con una sufficienza piena, mi azzarderei ad un 7,5. Attori che se la cavano perfettamente, senza però mai eccellere, guidati da una sceneggiatura niente male, che con dialoghi non sempre banali e una trama differente dalle precedenti ci porta verso un finale molto aperto, lasciando così spazio ad una quarta stagione.

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