Recensione Zombieland – Doppio Colpo: il sequel

Recensione Zombieland – Doppio Colpo: il sequel

Zombieland – Doppio Colpo è il sequel di Benvenuti a Zombieland del 2009 ed è diretto dal regista Ruben Fleischer. Gli interpreti principali sono Woody Harrelson, Jesse Eisenberg , Emma Stone e Abigail Breslin.

L’attesissimo sequel è finalmente disponibile su Netflix. 

Trama Zombieland – Doppio Colpo

Columbus, Tallahassee, Wichita e Little Rock hanno trovato, nella ormai abbandonata Casa Bianca, una seconda casa.

I protagonisti sono cambiati nel frattempo: Little Rock sente sempre più il bisogno di stare con gente della sua età, mentre Wichita è spaventata all’idea di legarsi a Columbus soprattutto dopo la proposta di matrimonio fatta da quest’ultimo.

Cosi le ragazze decidono di abbandonare la casa.

Little rock a sua volta abbandonerà la sorella per unirsi a una comunità hippie, questo allarma il resto del gruppo che decide di cercarla, preoccupati del fatto che questa comunità pratica la non violenza anche con gli zombie.

A dieci anni dal primo film, si ritrovano ad affrontare durante la loro ricerca, nuove tipologie di zombie che negli anni si sono evoluti, gli HOMER, una forma stupida di zombie, gli HAWKING ,astuti e molto forti e i NINJA. 

Un sequel pazzesco

Il mito cinematografico secondo cui i sequel in genere sono inferiori ai loro predecessori, non vale assolutamente per questo film.

Per parafrasare una delle regole di sopravvivenza di Columbus, di usare due colpi per uccidere uno zombie, questo film colpisce lo spettatore al primo colpo.

Dall’inizio alla fine , è tutto un susseguirsi di scene divertenti e ricche di azione.

Il regista Ruben Fleischer, si riconferma bravissimo nel sorprendere lo spettatore, ne sono la prova film come 30 Minute or Less (2011) e quello per cui forse è più conosciuto, Venom (2018), film che, nonostante le critiche, è quello con il più alto incasso nella carriera del regista.

Il talento di Fleischer si rivela tutto in un magnifico piano sequenza dal ritmo sempre più frenetico, in cui Columbus e Tallahassee combatto ,inseguono e si fanno inseguire da due zombie in un’unica stanza, usando ogni tipo di arma, dalle palle da biliardo alla chitarra autentica di Elvis.

Insomma l’unica critica che si possa fare al regista è di averci fatto aspettare tanto per far arrivare nelle sale  il più atteso dei sequel, considerando il successo del primo, divenuto col tempo vero e proprio cult, l’attesa non sarebbe dovuto durare tanto guardando esempi  di film come Deadpool e Guardiani della Galassia .

Le piccole pecche della sceneggiatura

In  più al primo , questo sequel si arricchisce di nuovi divertenti personaggi, a cominciare da Madison ,la biondina svampita ed eccentrica interpretata in modo divertente anche se il alcuni momenti un po’ sopra le righe, dall’attrice Zoey Deutch.

Altri personaggi che fanno da contorno e risultano gradevoli quelli  della comunità hyppie, in particolare il personaggio di Berkeley, sedicente autore di canzoni, in realtà sono pezzi di Bob Dylan che spaccia per suoi, e breve interesse amoroso di Little Rock.

Un’altra magnifica trovata e quella dell’introduzione dei personaggi di Albuquerque, interpretato da Luke Wilson , e Flagstaff.

Questi due non sono altro che la copia esatta dei due protagonisti Tallahassee e Columbus, addirittura Flagstaff ha anche lui quelli che chiama “comandamenti” per sopravvivere agli zombie.

Benché  la storia sia impeccabile, sia per quanto riguarda la continuità,  e l’introduzione di personaggi nuovi non stonino affatto, nel complesso ci sono alcuni aspetti poco sviluppati.

Ad esempio i protagonisti principali, avevano uno sviluppo emotivo più approfondito.

Qui , sebbene non in modo superficiale, lo sviluppo resta minimo.

Un altro fattore che si sarebbe potuto sviluppare ai fini comici e anche di azione, sono gli zombie.

L’ idea delle nuove ed evolute categorie di zombie è sviluppata pochissimo, in pratica gli zombie alla fine vengono uccisi  cosi come vengono uccisi gli zombie , in maniera sempre spettacolare come dimostra il finale, ma comunque  poteva essere l’occasione di spingersi ancora di più oltre.

Il cameo spettacolare di Bill Murray

Billy Murray in Zombieland

Un comico lascia sempre il segno, quando ha un grande talento.

Con questa mia personalissima massima, c’è la sintesi di quello che penso di Murray come comico.

Comico , che riesce a canalizzare l’attenzione su di se anche quando la telecamera lo inquadra per non più di dieci minuti

In grado di lasciare il pubblico senza fiato dalle risate anche solo emanando un microscopico anelito di vita.

In questo caso il suo cameo è più movimentato, ha inizio anni prima dei fatti avvenuti primo film, insomma lo si può definire  un flashback , in cui Murray durante un intervista, si ritrova nel bel mezzo di un attacco di zombie.

Per amore dei suoi fan, non mancherà di citare la battuta per cui è amato dal pubblico e che è rimasta nella storia della comicità americana, detta mentre uccide uno zombie a sediate.

“Venni , vidi e l’inculai”

Se ancora non l’avete visto, vi auguriamo una buona visione. 

 

   

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