Recensione Harry Potter e la Camera dei Segreti

Recensione Harry Potter e la Camera dei Segreti

Nemici dell’erede, temete

Sono trascorsi pochi mesi dalla fine del primo anno scolastico ad Hogwarts. Si riparte da dove tutto è iniziato: Privet Drive numero 4. Harry Potter apprende che la Scuola di Magia e Stregoneria non è più un luogo sicuro; la Camera dei Segreti è stata aperta e un essere mostruoso si aggira tra le mura del castello. “Nemici dell’erede, temete” recita la celeberrima frase, chiave di volta di questo capitolo.

Harry ed i suoi inseparabili amici, Ron ed Hermione, riusciranno a svelare il mistero? Dopo un anno, torna nelle sale cinematografiche il secondo capitolo della saga del mago più conosciuto del 21esimo secolo con: Harry Potter e la Camera dei Segreti. La seconda pellicola debutta ufficialmente nel 2002.

Harry Potter e la Critica Sociale

Chris Columbus, a differenza del primo film, gioca sulla psicologia dei personaggi, conferendo alla pellicola un tono più dark.

Si distacca molto dai temi trattati nel primo capitolo, facendo assumere ai suoi personaggi una sorta di cinismo riguardo le decisioni prese. Una parziale maturazione, inusuale per dei ragazzi di 12 anni. Si percepisce, dunque, che qualcosa è cambiato.

Pur mettendo in atto una regia sfarzosa e mai banale, Columbus concepisce il film come una sorta di critica sociale: la differenza tra Purosangue (sangue magico) e Mezzosangue (sangue babbano-magico) è una costante del film. Il regista vuol lasciare un messaggio ben preciso: la differenza di sangue, di colore, di religione hanno luogo anche in un mondo apparentemente perfetto.

Anche la paura di poter morire da un momento all’altro, la paura di poter perdere i propri cari, in un luogo in cui tutti dovrebbero sentirsi protetti, conferisce al secondo capitolo di Harry Potter dei risvolti inquietanti. Nonostante i temi più difficili e le ambientazioni più cupe, non manca mai quell’ironia presente in tutti i film della saga (odierete profondamente il personaggio di Kenneth Branagh, forse un po’ troppo sopra le righe).

Harry Potter e Gazza

Harry Potter e gli Effetti Speciali

Gli effetti speciali si mantengono di altissimo livello e vi faranno apprezzare ancor di più la magia che solo Hogwarts può trasmettere.

Moltissime sono le scene iconiche del film: la battaglia finale con il Basilisco, realizzato con una CGI che farebbe impallidire alcune mega-produzioni hollywoodiane, oppure la scena finale in cui tutti gli studenti applaudono il coraggio dimostrato da Hagrid (Robbie Coltrane), accompagnata dalla fantastica colonna sonora di John Williams.

Cast Harry Potter e la Camera dei Segreti

Se questi piccoli fotogrammi relativi alla nostra infanzia ci rimarranno per sempre nel cuore, il merito va anche alla performance di tutti gli attori, che hanno vissuto ogni singola scena sul set come se fosse l’ultima, dimostrando grande dedizione e professionalità.

La regia è affidata nuovamente, senza troppe sorprese, a Chris Columbus, la sceneggiatura (fedelissima al libro) a Steve Kloves e la colonna sonora a John Williams.

Il cast, oltre ai nomi già conosciuti nel primo capitolo, accoglie due attori del calibro di Kenneth Branagh, nel ruolo del goffo professore Gilderoy Allock, e Jason Isaacs, nel ruolo del cattivissimo padre di Draco Malfoy (Tom Felton).

Conosciamo anche Dobby, l’elfo domestico, uno dei personaggi più  interessanti dell’intera saga, a cui il grande Toby Jones ha prestato la voce.

Come si suol dire, squadre che vince non si cambia e fu così che la Warner decise di riconfermare la troupe del primo capitolo, con la speranza che la ‘Camera dei Segreti’ potesse replicare il successo de ‘la Pietra Filosofale’; e difatti, mai scelta fu più azzeccata.

Una menzione speciale va al compianto Richard Harris (Albus Silente), un attore straordinario, deceduto poco prima dell’uscita del film e che, dal terzo capitolo in poi, cederà il suo posto al collega Micheal Gambon.

Curiosità Harry Potter e la Camera dei Segreti

  • Il noto attore Hugh Grant avrebbe dovuto interpretare la parte di Gilderoy Allock ma non potette accettare per motivi di lavoro e così fu data la parte a Kenneth Branagh.
  • Per la scena in cui la Ford Anglia di Ron viene distrutta dal Platano Picchiatore vennero utilizzate e distrutte ben 14 automobili.
  • L’attore che interpreta Albus Silente, Richard Harris morì alcune settimane prima del lancio del film, il 25 ottobre 2002.
  • Harry Potter e la Camera dei Segreti e l’Ordine della Fenice sono gli unici a non essere mai stati candidati all’Oscar.
  • In questo capitolo compare per la prima volta un Horcrux, il diario di Tom Riddle, il primo apparso nella saga; nessuno dei personaggi, tranne ovviamente Silente, sa ancora cosa sia un Horcrux.

Considerazioni Finali

Il secondo capitolo, con i suoi tratti gotici, riesce a rapire lo spettatore, garantendo uno spettacolo che fa tenere gli occhi incollati allo schermo per tutta la durata del film. Nonostante non abbia avuto lo stesso successo del suo prequel al botteghino, ‘la Camera dei Segreti’ è un film più maturo, più adulto come i suoi spettatori, che crescono in contemporanea ai giovani protagonisti del film, ed è proprio questa la caratteristica che rende la pellicola estremamente vicina ai giovani ma al contempo lontana, narrando di luoghi magici che vanno ad assumere nel corso della saga sfumature sempre più cupe.

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