Intervista a Paolo Innocenti tra Youtube e Cinema

Intervista a Paolo Innocenti tra Youtube e Cinema

Benvenuti in un nuovo articolo di MovieBlog! Oggi cari lettori andremo ad intervistare un noto Youtuber cinematografico e aspirante attore professionista, Paolo Innocenti. Con Paolo abbiamo parlato di vari argomenti che però non vi voglio spoilerare, perché? Bhe perché l’unico modo per scoprirli è leggere questa intervista. Detto questo, mettetevi comodi sul divano e godetevi questa lettura!

 Ciao Paolo, prima di tutto vorrei che ti presentassi ai nostri lettori che non ti conoscono

Ciao ragazzi, che dire? Sono un grande amante di cinema, da quando avevo 14 anni ho iniziato a studiare recitazione, arrivando poi a diplomarmi, perché ho sempre voluto far l’attore.

Sono toscano, e quindi non mi manca la vena comica. Mi esce sempre fuori… (la vena eh)!

Amando parlare di cinema faccio anche recensioni su YouTube. Il mio canale “Paolo Innocenti” sta

crescendo sempre più e ovviamente ne sono felice. Per il resto, scopritemi…

Da quanto sei su Youtube? E qual è stata la ragione che ti ha spinto ad iniziare questa nuova avventura?

Mi sono iscritto nel lontano 2011. Inizialmente pubblicavo video mensili comici, che rivisti oggi hanno miliardi di difetti. La passione però non mi mancava, la stessa che poi dal 2016 mi è servita per iniziare a recensire film. Ci sono video comici e recensioni dei primi tempi atroci, ma presumo sia bello mostrare il cambiamento, per questo lascio tutto. Il canale, che si chiama come me, rappresenta la mia persona in varie fasce della mia vita, quindi, come sono cambiato io, sono cambiate anche le idee e i contenuti. Non mi vergogno dei miei sbagli. Se ho aperto questo canale era proprio perché amavo regalare sorrisi, e successivamente divulgare parole sul cinema.

Paolo Innocenti

Come è nata la tua passione per il cinema? Ti ricordi il tuo primo film visto in sala?

Da quando ero un bambino che ancora non andava a scuola. Vidi per caso alcuni film in tv, la serie tv di “Zorro” con Duncan Regehr (Zorro mi ha segnato in maniera profonda una Z sul cuore), e pellicole comiche che mi han subito divertito, e fatto pensare quanto anche a me sarebbe piaciuto far ridere la gente e recitare. Il primo film visto in sala, neanche a farlo apposta, è stato “La Maschera di Zorro”, per me bellissimo, che so a memoria, visto al cinema all’aperto a Lido di Camaiore. Avevo tre anni.

Qual è il film che non ti stanchi mai di vedere?

Scream”, tutta la quadrilogia. Potrei rivederla in loop senza mai fermarmi. Per dirti… il primo me lo sono rivisto tre volte di fila in due giorni, prima dell’Estate. Un capolavoro targato Wes Craven.

Poi beh… la lista sarebbe lunga. Ti potrei citare la saga di “Rocky”, o i miei adorati film di Pieraccioni. “Il Ciclone” potrei vederlo ogni settimana. Per non parlare di “Bagnomaria” di Panariello. Film da tanti criticato, e che io amo, e con cui faccio le migliori risate, grazie a quei personaggi con cui sono cresciuto con gli show televisivi di Giorgio, e che racchiudono tanta comicità mista a malinconia dentro di sé. Aspetta… “La maschera di Zorro” già l’ho detto?

Sappiamo che sei un fautore e fan della commedia all’italiana, pensi che ci siano dei pregiudizi verso questo genere cinematografico?

No, non c’è nessun pregiudizio fortunatamente verso la commedia all’italiana, che ci invidiano in tutto il mondo. Se ti riferisci invece alla commedia leggera, o ai film comici italiani, allora si. Ritengo opportuno rimarcare che c’è differenza tra commedia all’italiana, e commedia italiana.

Ormai va di moda distruggere tutto ciò che cerca solo di far star bene e divertire senza altri scopi.

Poi certo, sono il primo a sostenere che ci siano tanti film osceni, ma mi piace parlarne sempre con educazione e rispetto, come saprete se seguite il mio canale. Ci sono invece quelli che si sentono fighi perché, spesso per moda, gettano odio a prescindere. Grandi intenditori di cinema, pronti a sputare sentenze su Vanzina o Parenti, senza mai aver visto un Monicelli, o Scola, tanto per dire.

Nei tuoi video dici che il tuo sogno è diventare un attore professionista, a quale grande attore ti ispiri e perché?

Si, amo il cinema, amo recitare, e ho studiato per farlo. Di attori a cui mi ispiro ce ne sono tanti. A livello italiano abbiamo dei mostri di bravura come Alessandro Borghi, Marco D’Amore, per citarne due che mi hanno sbalordito, e da cui ho imparato tanto, poi il panorama è molto vasto. Mi piace soffermarmi sull’Italia però perché solitamente quando si fa questa domanda ad un attore subito si risponde con nomi di bravissimi attori stranieri. Valorizziamo l’Italia, e ricordiamo che il nostro cinema è importante o forse lo è stato di più di quello oltre Oceano.

Recentemente sei stato il protagonista del film “Senza Vento”, descrivici questa esperienza

Esperienza meravigliosa. Sono stato diretto da due giovani registi esordienti, Christian Betti e Nicola Rossi, e mi sono ritrovato su un set in mezzo ad attori professionisti appena uscito dall’Accademia, fresco di diploma. “Senza Vento” è un film sociale, molto bello, che mi ha permesso di farmi vedere in un’interpretazione diversa dal solito, e che mi ha fatto crescere e conoscere persone stupende. Il corto è ancora reperibile sul sito di “Rai Cinema”, e spero che possa essere apprezzato da tutti. Da poco ha trionfato nella sezione “La Città del Cortometraggio”, al Social World Film Festival di Vico Equense. Grande soddisfazione.

Con il Covid si è discusso molto sul futuro della sala cinematografica e della sua capacità di resistere economicamente, cosa pensi al riguardo?

Penso che farò sempre il possibile per sostenere la sala. Il vero cinema è rappresentato da essa. Ormai tanta gente pensa che le piattaforme (assolutamente utili), siano il futuro, mentre invece non è così.

Vi piacerebbe vedere un museo online tramite visita guidata? Bisogna imparare a riconoscere la vera arte espressa nel modo giusto, e nel contesto giusto. Fidatevi di me, alzatevi dai divani, andate in sala, sostenete il cinema in questo momento difficile. Le persone che ai tempi scapparono dalla sala impaurite che il treno potesse travolgerle pagherebbero oro oggi per avere la stessa fortuna che abbiamo noi, e che voi preferite sopprimere.

E non mi dite che il cinema costa tanto, quando magari siete i primi a cambiare discoteca ogni Sabato e a lasciare centinaia di euro in drink. E dai ragazzi…

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