Recensione Hit and Run: da Tel Aviv a New York

Recensione Hit and Run: da Tel Aviv a New York

Negli ultimi giorni nella top ten di Netflix era presente una nuova serie tv, israeliano-americana, intitolata Hit and Run. Inutile dire che in pochi giorni era tra i titoli più visti.  Analizziamola nel dettaglio.

Trama Hit and Run

La serie si apre in un carcere, in cui possiamo scorgere il nostro protagonista Segev Azulai, interpretato da Lior Raz, che però non ci lascia molto su cui riflettere perché come oramai di abitudine, la serie torna indietro di tre settimane: è qui che inizia la storia.

Tel Aviv, Segev Azulai vive una vita tranquilla lavorando come guida turistica insieme a sua figlia Ella, interpretata da Neta Orbach, e sua moglie Danielle Azulai, interpretata da Kaelen Ohm. Un giorno, però, la sua vita viene sconvolta dalla morte della moglie, poco prima di partire per New York per inseguire il suo sogno di ballerina.

Segev non si capacita dell’accaduto, vuole scoprire la verità a tutti i costi, in quanto non crede sia stato un banale incidente. In effetti non è sempre stato “solo” una guida turistica, ma ha fatto parte delle Forze Speciali Israeliane ed è stato un mercenario in Messico. Con la cugina poliziotta e l’ex fidanzata Naomi Hicks giornalista di New York, interpretata da Sanaa Lathan, inizia la sua caccia all’uomo.

Piano piano però gli intrighi aumenteranno e Segev si ritroverà a dover fare i conti con la verità sulla vita della moglie, su tutte le cose che gli aveva tenuto nascosto, entrando sempre più in uno stato di confusione.

Il cast di Hit and Run

Lior Raz in Hit and Run

Lior Raz, non si limita ad interpretare il ruolo di protagonista, è anche colui che firma la sceneggiatura. Il personaggio che va ad interpretare, comunque, non è nemmeno molto lontano dalla sua vita reale, in quanto in passato Lior ha fatto parte delle Forze Speciali Israeliane, è stato un soldato operativo dell’antiterrorismo d’elite e addirittura una  guardia del corpo di Arnold Shwarznegger. E’ stato dopo questo ingaggio che, una volta tornato al proprio paese, ha iniziato a studiare recitazione alla Nissan Nativ Drama School… chissà se proprio Arnold sia stato fonte d’ispirazione. Accanto a Lior, spiccano però altri nomi di rilevo, come Gregg Henry, che interpreta il padre di Danielle, già visto in Jason Bourne e Sanaa Lathan, (Alien vs Predator e Now you see me 2)

Veniamo ora al sodo.

Mi sento di consigliarvi Hit and Run? Ni. Mi direte: in che senso? Perché stai scrivendo una recensione su di una serie se poi nemmeno sai se consigliarcela o meno! Cerchiamo di capirlo insieme.

Ritmo, dialoghi e doppiaggio

Vorrei iniziare dicendo che sicuramente l’idea è molto bella, la componente thriller è sviluppata in maniera continua e non pecca di buchi narrativi. Il problema nasce dal fatto che, almeno a mio parere, questa componente è come se non partisse mai completamente. Per spiegarmi meglio, non c’è quel livello di suspence che ci regala Nolan (beh forse qui pretendo troppo) o che abbiamo vissuto in Altered Carbon. Il ritmo è relativamente lento e molto spesso va a pesare sull’intera produzione; intermezzi di vita privata di personaggi non fondamentali che vanno a rendere la storia troppo lunga e colonne sonore che decisamente non sono adatte ad un thriller. Un altro problema, a mio avviso, e qui mi dispiace da morire anche perché solitamente è ciò che rende tutto più bello, è il doppiaggio. Perlomeno per Lior, il doppiatore sembra fosse alla sua prima esperienza e a volte risulta difficile anche seguire quasi completamente l’intera serie in lingua originale, leggendo i sottotitoli. Le parti in inglese, quindi tradotte in Italiano, non sono molte e purtroppo questo non ci permette di concentrarci completamente sulle scene, tra l’altro le più importanti, perché a meno che non si conosca l’arabo è difficile seguire la scena senza leggere i sottotitoli. Per un thriller penso sia fondamentale tenere lo spettatore incollato all’azione e qui, purtroppo, non succede del tutto.

Tirando le somme, è sicuramente una serie gradevole, buona sia dal punto di vista del thriller, anche grazie alle scene girate con la giusta inquadratura, richiesta per il genere, sia dal punto di vista della storia.

In conclusione mi sento di consigliare Hit and Run innanzitutto ai VERI appassionati del genere che non riescono a fare a meno di un po’ di thriller e intrigo, e a coloro che vogliono fare una nuova esperienza. Però, se sei un fan di Peaky Blibders, Breaking Bad, Hoe to get away with murder, questa probabilmente non è la serie per te, ma sai che ti dico? Stupiscimi!

Trailer Hit and Run

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