Recensione la donna alla finestra: il thriller con Amy Adams

Recensione la donna alla finestra: il thriller con Amy Adams

STATI UNITI (2021)
REGIA: JOE WRIGHT
DURATA: 100 min.
CAST: AMY ADAMS, GARY OLDMAN, JULIANNE MOORE, WYATT RUSSELL, JENNIFER JASON LEIGH, FRED HECHINGER, ANTHONY MACKIE, BRIAN TYREE HENRY.

Disponibile su Netflix dal 14 maggio, “La donna alla finestra” è il nuovo film con Amy Adams diretto da Joe Wright, rimandato a causa del Covid-19 e ultimo progetto dello studio Fox 2000 prima della fusione tra Disney e Fox.

Trama La donna alla finestra 

Anna (Amy Adams) è una psicologa infantile che vive da sola a Manhattan dopo la separazione dal marito, ha un gatto di nome Punch ed è un’appassionata di vecchi film in bianco e nero. Soffre di attacchi di panico e di agorafobia: da quasi un anno non esce di casa e i suoi unici contatti col mondo esterno sono quelli col suo terapeuta e con David, il coinquilino che vive nel seminterrato del suo appartamento.
Oltre ai molteplici bicchieri di vino che ingurgita con i farmaci che le vengono prescritti, la debolezza di Anna è la curiosità per il vicinato, che puntualmente spia attraverso la sua finestra.
Quando una famiglia proveniente da Boston si trasferisce nel palazzo di fronte al suo, l’interesse morboso di Anna per la vita dei nuovi misteriosi vicini, i Russell (il padre Alistair, la madre Jane e il figlio quindicenne Ethan), inizia a divenire una vera e propria ossessione a tal punto che una notte la donna crede di aver assistito all’omicidio di Jane (Julianne Moore). Ma non tutto è come sembra.

Un thriller psicologico che si ispira a Hitchcock

“La donna alla finestra” è tratto dall’omonimo romanzo best seller di A.J. Finn, un thriller psicologico che si ispira (forse eccessivamente) al classico di Hitchcock “La finestra sul cortile”, che la stessa Anna guarda una sera sul divano stordita dal vino. Gli elementi di similitudine al film del 1954 ci sono un po’ tutti: una persona costretta a casa (là era per via della gamba rotta di James Stewart, qui per la condizione mentale di Anna) spia i suoi dirimpettai e si insinua nelle loro esistenze attraverso quelle finestre che lasciano intravedere sprazzi di vita da cui la protagonista viene attratta finché un misterioso delitto a cui nessuno tranne lei sembra aver assistito sconvolge il corso degli eventi.
La sparizione di Jane, della cui veridicità soltanto Anna non dubita mai (a differenza della polizia che la crede instabile a causa del suo stato di salute), la fa scivolare in una spirale di confusione e apparenti allucinazioni in cui non può fidarsi di nessuno, fino a che la terribile verità sarà svelata.

recensione la donna alla finestra

Ottimo sulla carta, meno nella riuscita 

Senza rivelare il colpo di scena finale, possiamo dire che la pellicola di Joe Wright (regista di “Orgoglio e Pregiudizio”, “Espiazione” e “Anna Karenina”) sceglie bene le sue carte, a partire da un ottimo cast (su tutti Amy Adams nel ruolo di Anna, perfettamente a suo agio e convincente nei suoi chiaroscuri autodistruttivi), una premessa intrigante e un’ambientazione d’effetto, in cui la casa di Anna è un fattore chiave della narrazione, con le sue scale scricchiolanti e il suo senso di claustrofobia. L’elemento più debole è proprio la sceneggiatura, che non inventa certamente niente di nuovo: le già citate influenze hitchcockiane risuonano quasi come un omaggio ma ciononostante la prima metà del film scorre via piacevolmente. Qualcosa però si inceppa nel secondo atto e tutte le ottime aspettative che il pubblico si era prefigurato saranno in qualche modo disattese sul finale (ma i più attenti riusciranno a carpire più di un indizio in tempi non sospetti) quando l’intricata matassa si dispiegherà e tutti gli stereotipi del genere verranno a galla, lasciando un po’ l’amaro in bocca.

La donna alla finestra: vale la pena guardarlo?

Seppur con i suoi difetti, “La donna alla finestra” è un thriller d’effetto che intrattiene, ottimo per una serata sul divano che piacerà ai fan del genere.
Non sarà il film più memorabile dell’anno, ma in qualche modo si farà ricordare per la condizione di reclusa in cui vive Anna, molto simile a quella che più o meno tutti noi abbiamo dovuto affrontare durante il lockdown.

Curiosità La donna alla finestra

  1. Le riprese del film sono state effettuate tra agosto e ottobre del 2018. L’uscita nelle sale è stata rimandata per ben due volte a causa della pandemia e alla fine è stato deciso di rilasciare il film direttamente su Netflix.
  2.  In seguito all’acquisizione della Fox da parte della Walt Disney Company sono state girate alcune scene aggiuntive per rendere il film più appetibile per il pubblico, che non era rimasto particolarmente soddisfatto dalle prime proiezioni test nel 2019.
  3. Molti attori del cast principale sono apparsi in pellicole dedicate ai supereroi: Amy Adams è stata Lois Lane nella serie di film DC dedicati a Superman; Gary Oldman ha vestito i panni del Commissario Gordon nella trilogia di Batman diretta da Nolan; Anthony Mackie ha interpretato Sam Wilson/Falcon nei film della Marvel dedicati agli Avengers; Wyatt Russell recentemente è stato John Walker/Capitan America nella serie tv “The Falcon and the Winter Soldier” su Disney+.
  4. Tra i film che guarda Anna durante le sue serate solitarie, oltre al già citato “La finestra sul cortile”, si può riconoscere “Io ti salverò” del 1954 sempre diretto da Hitchcock, in cui Ingrid Bergman interpreta una psichiatra che aiuta un suo paziente che soffre di amnesia, Gregory Peck, a recuperare la memoria.

Trailer Ufficiale

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