Recensione L’alienista 2: il girl power le fa da padrona!

Recensione L’alienista 2: il girl power le fa da padrona!

Recentemente è uscita su Netflix la seconda stagione de “L’alienista, show americano che racconta alcuni casi di omicidi (frutto della fantasia degli autori) intrigando lo spettatore e appassionandolo alle vicende.

Ma vediamo nel dettaglio cosa ci ha riservato questa nuova stagione.

La Trama

Coloro i quali hanno già visto la prima stagione sanno che tipo di serie tv hanno davanti agli occhi, ma per tutti gli altri facciamo una piccola introduzione, dicendo prima di tutto che le due stagioni non hanno una trama collegata e le si possono apprezzare anche singolarmente. In generale “L’alienista” è un thriller psicologico crudo e macabro, ambientato nel lato oscuro della New York dei tempi d’oro e racconta le vicende di Laszlo Kreizler, un brillante e ossessivo nel controverso campo della cura delle patologie mentali. La serie è tratta dal premiato romanzo di successo di Caleb Carr, ma in questa seconda stagione mette in secondo piano il dottore per concentrarsi principalmente sulla sua protagonista femminile, Sara.

Sara Howard ha aperto la propria agenzia investigativa privata e sta guidando l’accusa su un nuovo caso di omicidi.

Si farà aiutare nel corso di queste indagini dal dottor Laszlo Kreizler e John Moore, giornalista del New York Times, per trovare Ana Linares, la figlia infantile del consolare spagnolo che è stata misteriosamente rapita.

La loro indagine li condurrà in un sentiero contorto di omicidi e inganni, avvicinandosi sempre di più verso un assassino pericoloso e sfuggente.

L'alienista 2

Il cast

Le star dello show presenti nella prima stagione vengono riconfermate: Daniel Brühl (Dottor Lazlo Kreizler), Luke Evans (John Moore) e Dakota Fanning (Sara Howard).

Dalla prima stagione ritroviamo anche Douglas Smith e Matthew Shear nelle vesti dei gemelli Marcus e Lucius Isaacson e ancora, Robert Ray Wisdom nei panni di Cyrus e Ted Levine nelle vesti di Thomas Byrnes, ex capitano della polizia di New York.

Tra le new entry invece, Lara Pulver nel ruolo di Karen, anche lei alienista molto esperta nel suo campo” e legata da una speciale “connessione” di tipo professionale e non solo, a Lazlo.

Altri due volti nuovi sono Melanie Field e Rosy McEwen, rispettivamente nei ruoli di Bitsy Sussman e Libby Hatch.

L’analisi

Ancora una volta, come avvenuto nella passata stagione, la serie mette in luce le problematiche provocatorie dell’epoca e oltre alla serie di omicidi che travolgono i telespettatori, si lascia grande spazio alla corruzione delle istituzioni, le disparità socio-economiche, il sensazionalismo della cronaca nera e il ruolo delle donne nella società, portato avanti splendidamente da Sara. Tutti temi che ancora oggi sono attuali.

Come detto più volte, questa nuova stagione perde di vista il protagonista principale, Laszlo, per lasciare totalmente lo spazio a Sara, incentrando tutte le vicende sul ruolo delle donne. La giovane attrice riesce in modo impeccabile a reggere tutto lo show sulle sue spalle e l’alienista fa davvero poche apparizioni, a dirla tutta abbastanza superflue. Viene approfondito il legame che lega Sara e John, con i due che in uno degli episodi si lasciano travolgere dalla loro passione, nonostante John sia vicino a sposare Violet.

Se nella prima stagione, siamo giunti al finale di stagione per scoprire il “killer” e renderci conto che non appartenesse per nulla alla storia, essendo un personaggio totalmente estraneo ai nostri occhi, in questa seconda stagione ci viene mostrata fin dalle prime puntate, in modo inconsapevole, il volto dell’assassina. Ancora una volta una donna, a rimarcare profondamente questa scelta di concentrare l’intera stagione sul ruolo delle donne. Si scoprirà solo durante la quinta puntata il movente dei suoi ripetuti omicidi e il difficile passato che l’ha portata a compiere questi gesti così sconsiderati. Un applauso va sicuramente fatto all’attrice che interpreta perfettamente questo ruolo sofferente, sicuramente mentalmente non sano e altrettanto particolare. Riesce ad arrivare allo spettatore, che seppur prende le distanze dai suoi atti macabri, dall’altra parte prova ad immedesimarsi nei panni di una donna che aveva solo necessità di sentirsi madre, dopo che lei nella sua vita non aveva mai avuto una figura femminile al suo fianco ed era stata privata della sua dolce bambina.

Nel corso delle puntate ci troviamo in una contrapposizione continua tra le due figure femminili dello show, che inizialmente mettono in atto una conoscenza, dovuta al fatto che entrambe ignoravano e nascondevano ciò che erano in realtà. Successivamente le scene diventano ricche di azione e adrenalina e non viene lasciato spazio alla dolcezza, ma si tratta di una lotta tra due mentalità differenti, tra buoni e cattivi, e come ogni storia che si rispetti, il cattivo o in questo caso, la cattiva, non lo diventa mai per propria scelta, ma sono gli eventi esterni a condizionarne i comportamenti. Perché se vogliamo vederla sotto una luce diversa, si tratta di una donna fragile, legata alla famiglia e privata della propria felicità.

In conclusione

Non sappiamo ancora se la serie avrà una terza stagione, ma quasi sicuramente sarà così. Personalmente, visto il titolo, preferirei una partecipazione maggiore di Laszlo, ma devo dire che una seconda stagione incentrata interamente sul girl power, non ha deluso minimamente le mie aspettative. Anzi mi sento di dire, che lo show ha dimostrato a tutti che si può realizzare un bel prodotto che ruoti attorno al ruolo delle donne senza che si cada nel banale e nel volgare, ma dando loro il giusto ruolo e diciamo tutta, con una giusta sceneggiatura alle spalle.

Mi sento di consigliarla a tutti gli amanti del genere crime, thriller, dicendo che non vi ritroverete in una serie piena di cliché e banalità, ma che riesce ad affrontare in modo serio, pur riservando momenti con un sottile velo di ironia, temi forti e fondamentali sia del passato che dei nostri tempi.

Trailer Ufficiale

About The Author

Diplomato al Liceo Scientifico, tra una pagina e l'altra di un libro di matematica, un episodio calza a pennello. Più che per il cinema, ho la passione per il piccolo schermo. Sono l'amico a cui viene sempre fatta la domanda "Ma che serie tv mi consigli?" Se non avete idea di cosa guardare, faccio al caso vostro. Siete invitati nel sottosopra che si trova nella mia testa.

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