Terzo e Quarto Episodio di 1994, la Recensione delle due puntate

Terzo e Quarto Episodio di 1994, la Recensione delle due puntate

La tragedia greca e la paura dell’oblio

Continua il racconto della serie tv 1994 attraverso la vita di personaggi e momenti politici che hanno fatto la storia di quell’anno. Dopo Leo Notte (e Silvio Berlusconi) e Veronica Castello, il terzo episodio  è quello dell’ingresso in scena del leghista Pietro Bosco. Mentre l’episodio 4 è dedicato ad Antonio Di Pietro e al suo assistente Dario Scaglia. Sullo sfondo i mondiali di calcio del 1994 appunto con il famoso e tragico rigore sbagliato da Baggio. Di rigori invece i politici non ne vogliono assolutamente sbagliare. Vogliono a tutti costi essere ricordati per il goal, per la vittoria, per gli applausi. L’opinione pubblica è più importante di qualsiasi altra cosa in quel periodo storico. Immaginiamo la politica del 1994 come un mondiale di calcio. I tifosi come l’elettorato. Negli episodi tre e quattro i due schieramenti contrapposti ma gemellati sono la Lega e Forza Italia che fanno parte dello stesso consiglio dei ministri divisi dai colori e idee di gioco.

Qui la recensione del Primo e Secondo Episodio di 1994

Terzo episodio

Gli ideali ormai non esistono più. I voti più dei valori. Le apparenze più dell’appartenenza. Il terzo episodio è lo specchio di una politica nuova che mette da parte gli ideali per raggiungere popolarità e vittoria. Il personaggio su cui si concentra questo episodio è  Pietro Bosco (Guido Caprino) che rappresenta la Lega e il federalismo. Inoltre si troverà come sottosegretario agli interni con ministro Roberto Maroni. Bosco è il duro che nasconde sentimenti forti. Inizia a diventare pedina fondamentale degli intrecci ed abile manovratore. Ha la forza anche di rifiutare di essere un burattino e fantoccio nelle mani di un Bossi che sembra essere il mister in panchina. Protagonista come un ape regina sempre  Veronica Castello che anche quando non c’è si fa sentire con la sua bellezza che lascia tracce e odore. Bosco non ha mai smesso di bramarla quasi come Jafar di Aladdin con Jasmine. Veronica è per lui passione e potere. Il diamante che sa di non poter avere. Il frutto proibito da non poter mangiare. Per lui Veronica Castello ha il biglietto “si vede ma non si tocca”. Il terzo episodio ha al centro della storia politica il decreto Biondi nominato subito il decreto “salvaladri” che metterà in crisi molte coscienze e farà quasi saltare il banco nella sfida di Berlusconi alla procura milanese.

Quarto episodio

” Ho provato a rifare Di Pietro davanti allo specchio e l’effetto era quello della parodia, tipo Bagaglino. Il rischio di sfociare nella mera e grottesca imitazione era molto alto. L’unica soluzione era fare un “mio” Antonio Di Pietro, quindi evitando il “che’ c’azzecca” e le altre frasi tipiche pronunciate da magistrato molisano. Detto questo, bisognava comunque restare fedeli alla realtà e attenersi ai fatti venuti, visto che non vesto i panni di un personaggio di fantasia. Insomma, è stata una bella sfida.” Così Antonio Gerardi ci racconta la sua preparazione per il ruolo del magistrato più inaspettato della storia ossia Antonio Di Pietro. Insieme a Paolo Pierobon(Berlusconi) all’inizio del quarto episodio danno vita a un dialogo da antologia della televisione. Antonio Di Pietro: un uomo a capo di un treno chiamato Mani Pulite. Una freccia ad alta velocità che, tuttavia, a un certo punto sceglierà di fermarsi.

Ci troviamo negli anni d’inchiesta e interrogatori di personaggi del mondo della finanza. Sotto indagini non solo la fedina penale ma anche gli animi delle persone. La procura come un far west. Indiani e sceriffi come politici e magistrati. Sullo sfondo la storia inventata dagli sceneggiatori di uno dei collaboratori di Antonio Di Pietro:Dario Scaglia (Giovanni Ludeno) che si troverà a dover scegliere tra la giustizia e la propria famiglia. Ancora scelte, scheletri nell’armadio e una coscienza che non lascerà mai in pace i personaggi. Dov’è la linea di confine tra cosa e giusto e cosa non lo è? Addirittura: cos’è la giustizia? L’inchiesta prosegue così come non smetterà di scendere l’oscurità nelle vite dei protagonisti e nelle sale dei” palazzi” forti.

Appuntamento al 18 Ottobre per la quinta e sesta puntata!

About The Author

Diploma classico e giurista in erba alla Federico II di Napoli. Appassionato e cultore di cinema, sognatore a occhi aperti, inguaribile romantico. La passione per il cinema molto probabilmente deriva dalle tragedie greche. Studioso del bel calcio dopo aver visto il doppio passo del fenomeno Ronaldo ai tempi dell'Inter e le esultanze dell'areoplanino/scugnizzo Montella. Mi servo della scrittura per arrivare al cuore della persone. Preferisco καιρός al kρόνος!

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