Netflix ha rilasciato da poche ore sulla propria piattaforma la terza stagione di Come vendere droga online, serie tv tedesca che si ispira ad eventi davvero accaduti e segue le vicende di Moritz e del suo sito internet.
Vediamo dunque di cosa parla questa terza stagione e le nostre impressioni sulla serie.
Ci eravamo lasciati qui: Recensione Come Vendere droga online 2
Trama
La seconda stagione dello show co-creato da Philipp Käßbohrer e Matthias Murmannci ci aveva lasciati con la cancellazione di MyDrugs e con Moritz alle prese con il rilancio del sito sotto una nuova veste. Il ragazzo in questa nuova stagione, cercherà di mantenere la leadership del negozio online ideato da lui e Lenny, ma il suo ruolo verrà messo a rischio diverse volte dai capi olandesi prima, che si riveleranno essere tagliagole senza scrupoli, e dalla polizia dopo.
In questa situazione già alquanto complicata, le condizioni di salute di Lenny peggiorano improvvisamente: il gruppo seppellisce l’ascia di guerra, mettendo da parte le controversie sviluppate nelle precedenti stagioni per raccogliere i fondi necessari affinché il ragazzo possa curarsi. I protagonisti cercheranno di portare a termine un ultimo incarico per salvarsi la pelle, mentre nuovi pericoli sono sempre in agguato.
Cast
Il cast della terza stagione non si arricchisce di nessun volto nuovo, ma viene lasciato un po’ di spazio in più rispetto alle precedenti stagioni per i personaggi secondari e le loro vite.
Maximilian Mundt interpreta ancora una volta, il protagonista Moritz Zimmermann, che non riesce proprio a dimenticare il suo primo amore Lisa (interpretata da Lena Klenke. Lenny (Danilo Kamperidis) e Dan (Damian Hardung) dopo aver litigato con Moritz uniscono le forze, aiutati da Lena Urzendowsky nel ruolo di Kira, per lanciare un proprio e-commerce.
Tra i personaggi secondari viene maggiormente approfondito il ruolo di Fritzi (Leonie Wesselow), che sul finale aiuterà il resto della “banda” e Jens Zimmermann (Roland Riebeling), padre di Moritz, pronto a tutto pur di salvare suo figlio dai guai.
Recensione
Come già accennato, la terza stagione risulta essere molto più “action” rispetto alle precedenti, perché nel corso degli episodi i pericoli, ma soprattutto i nemici del gruppo capitanato da Moritz diventano sempre maggiori.
Inizialmente ci viene presentato un Moritz totalmente abbandonato a causa delle sue scelte e della sua continua voglia di potere e prevalenza sugli altri, ma man mano che la storia si addentra nei continui cambi di fronte in cui i protagonisti si ritrovano prima succubi e poi “carnefici”, il gruppo torna a compattarsi, i fili conduttori delle amicizie sviluppate da bambini tornano a legarsi e così i giovani ragazzi si ritrovano a correre in soccorso degli altri più e più volte.
Dal punto di vista tecnico, la serie mantiene le scelte portate avanti già con le due stagioni precedenti, intervallando momenti di pura adrenalina a scene più tranquille in cui i personaggi si ritrovano a discutere di problemi comuni per qualsiasi adolescente, dalle prime cotte allo studio per la maturità che ormai sembra essere alle porte. La fotografia è come sempre ben curata, mentre la scenografia predilige per la maggior parte del tempo spazi chiusi proprio per trasmettere allo spettatore la situazione quasi claustrofobica in cui si trova Moritz che nel corso degli episodi sfiorerà diverse volte la fine non solo della propria carriera di spacciatore.
Molte scene però, sfociano quasi nel ridicolo con situazioni surreali che vengono presentate in modo molto leggero e senza i dovuti meccanismi introduttivi, così anche momenti di alta tensione per i protagonisti, allo spettatore non trasmettono la giusta adrenalina, ma quasi una sorta di ironia velata nel vedere i ragazzi così impacciati contrapposti a personaggi senza scrupoli pronti a tutto può di nascondere la propria attività illegale.
La storia, seppur sviluppata in soli sei episodi, non annoia mai grazie anche alla coralità dei personaggi. Anche se la trama si incentra principalmente su Moritz, tutti gli altri danno un contributo fondamentale alle vicende narrate permettendo una visione scorrevole e mai pesante, che coinvolge fin dall’inizio lo spettatore, permettendogli di immedesimarsi in una situazione sopra le righe e molto probabilmente irrealizzabile per chiunque.
Nonostante alcune banalità e scelte tecniche non eccelse, il tema fondamentale della serie non è quello della lotta tra bene e male (anche perché in entrambe le “fazioni” si parla sempre di commercio di sostanze illegali), ma il valore dell’amicizia che prevale sempre sugli interessi personali, sui soldi e su qualsiasi altra cosa, perché se un amico si trova in difficoltà, tutto il resto diventa semplicemente un contorno.
Moritz che ci viene presentato fin dalla prima stagione come un personaggio che mette sempre il proprio bene davanti a quello degli altri e il cui unico obiettivo è fare soldi con questo nuovo sito web, in questa terza parte ed in particolare nell’ultimo episodio, incarna totalmente il valore dell’amicizia provando a sacrificarsi pur di permettere agli altri di avere una vita “normale”.
Una serie leggera, senza pretesa di essere eletta capolavoro o di essere paragonata a prodotti ben più riusciti. Da vedere in compagnia degli amici di sempre iniziando a fantasticare su ipotetici bussiness, magari legali a differenza della serie.
Conclusione
Dopo aver visto l’ultimo episodio, la serie prodotta da Netflix sembrerebbe essere giunta ad un capolinea, ma la piattaforma ci ha abituato già tantissime volte a nuove stagioni inaspettate e forse evitabili. Non sappiamo se anche in questo caso sceglieranno di proseguire con uno sviluppo diverso vista la conclusione soprattutto del personaggi di Moritz.
Per il momento ci godiamo questi nuovi sei episodi e attendiamo notizie. Voi come sempre seguiteci per restare sempre aggiornati.
