Con l’avvento di Star in Italia sono arrivate molte novità, tra cui proprio Solar Opposites, una serie animata che i nostri amici oltre oceano apprezzano già da circa un anno visto che viene distribuita da Hulu.
In Italia è arrivata grazie a Disney+ e alla sua nuova categoria Star che ha arricchito e di non poco il catalogo già presente. Ma vediamo nel dettaglio di cosa parla questa serie tv e quali sono state le nostre prime impressioni.
Trama
La trama della serie tv ideata da Justin Roiland (ideatore anche di Rick e Morty) è molto semplice quanto atipica.
Solar Opposites si concentra su un gruppo di quattro alieni costretti a scappare dal loro pianeta natale che sta per esplodere. A causa di un incidente, si schiantano su una casa pronta per il trasloco, in America. Due di loro pensano che la Terra sia orribile, mentre gli altri due pensano sia fantastica. Korvo e Yumyulack vedono solo l’inquinamento, il volgare consumismo e la fragilità umana, rappresentano totalmente la negatività, al contrario Terry e Jesse amano gli umani e la loro TV, il cibo spazzatura e le cose divertenti, sanno godersi la vita.
La loro missione però è solo una: proteggere Pupa, un super computer vivente che un giorno si evolverà nella sua vera forma, li consumerà e trasformerà la Terra.
Recensione
Nel corso degli anni siamo stati abituati a diverse serie animate per adulti, ricche di parolacce e senza mezzi termini che puntavano totalmente sull’ironia e sul divertire il loro pubblico, ciò non è alla base di Solar Opposites. Nel corso degli episodi vediamo i nostri protagonisti venire fortemente discriminati in quanto diversi, ma loro piuttosto che adeguarsi alla massa diventando come gli altri, non fanno altro che accentuare le loro diversità, mandando un messaggio forte secondo cui non bisogna lasciarsi sopraffare dagli altri ma proseguire sempre per la propria strada, valorizzando ciò che ci rende diversi dagli altri e non ciò che ci accomuna.
Si nota fin dalle prime scene l’impronta portata da Roiland. La serie infatti, ricorda molto i meccanismi già visti in Rick e Morty, ma senza mai esagerare e cercando di acquistare una propria identità che possa permettere al pubblico di empatizzare con i protagonisti.
Se nel primo episodio abbiamo una forte marcatura dal punto di vista dello humor, che non lascia spazio a fantasie e non si preoccupa di rilanciare qualsiasi tematica in modo prepotente, ciò non accade negli altri sette episodi della prima stagione. Infatti, già dal secondo i temi si alleggeriscono e si inizia a puntare su un’ironia più velata che riesce a spiccare molto di più della precedente.
Sicuramente il primo episodio voleva cercare di imporre una propria linea, ma successivamente si è preferito optare per un linguaggio meno colorito ma più efficace.
La nota positiva che la diversifica da tutte le altre commedie animate è certamente la parte fantascientifica, che così come in Rick e Morty lascia molto spazio ai riferimenti sull’universo, i buchi neri e tutto ciò che riguarda la fisica e la scienza in generale, permettendo anche ad appassionati del genere di ritrovare materie prettamente scientifiche all’interno di discorsi molto più leggeri rispetto ad un manuale scolastico.
Ogni episodio inoltre, racconta una storia a sé, lasciando spazio ad una trama verticale che nonostante tutto si rifà ad una più orizzontale che prende piede nel corso delle puntate. Così le domande tra gli spettatori aumentano, ci si chiede se i due protagonisti principali siano una coppia omosessuale, se i due piccoli siano i loro figli oppure una delle domande più gettonate: riusciranno a sistemare la loro navicella e ripartire verso lo spazio?
Conclusione
In America dopo una prima stagione che ha raggiunto ottimi picchi di ascolto, è stata subito confermata una seconda stagione già andata in onda, che stando ad indiscrezioni, vedremo presto su Disney+ (molto probabilmente arriverà la prossima estate). Per ora continuiamo a godersi l’ironia strampalata di questi alieni soprattutto grazie a Star che ha deciso di dilatare il rilascio degli episodi rendendoli a cadenza settimanale.
La prima stagione è pienamente promossa, ma non ci sentiamo di farlo a pieni voti, augurandoci che con il rilascio di altri otto episodi, la qualità possa soltanto migliorare. Nonostante in Italia sia passata in sordina, vi consigliamo di recuperarla e lasciare spazio alle risate.