Recensione Io Sono Nessuno il nuovo Action Thriller

Recensione Io Sono Nessuno il nuovo Action Thriller

Uscito al cinema giovedì 1 luglio 2021  e distribuito da Universal Pictures, un film del 2021 diretto da Il’ja Najšuller , interpretato da Bob Odenkirk, Aleksej Serebrjakov, Christopher Lloyd.

Trama Io Sono Nessuno

Legato ,quasi indissolubilmente ad una insopportabile routine fatta di casa-lavoro lavoro-casa, Hutch Mansell è all’apparenza uno dei tanti “nessuno” della società americana afflitto dai problemi relazionali con la moglie e con il figlio maggiore Blake che lo vedono come un debole, questo genera in lui un forte senso di frustrazione e apatia. Ma quella di Hutch è solo una maschera con cui cerca di reprimere la sua vera indole che tornerà alla ribalta quando una notte dei ladri entrano in casa sua.

Non è il solito film sulla giustizia fatta con le proprie mani

Nonostante il trailer abbia potuto far pensare di trovarsi  di fronte alla tipica storia dove troviamo il classico cane di paglia che si trasforma in giustiziere spinto dai classici e stereotipati motivi di vendetta, il film al contrario parla di una sorta di rinascita di un uomo che , nel ritornare al suo passato fatto di violenza ritrova se stesso ed un equilibrio con la propria famiglia  che credeva di aver perduto.

Ritmo ,azione e retroscena comici mescolati perfettamente

Il film parte con  risvolti drammatici ma sono solo apparenti.

In realtà il film è un thriller d’azione leggero e divertente, e si perché presenta, nella sua crudezza alcuni risvolti comici .

Per certi versi lo si può paragonare un po’ al film RED (2010) con Bruce Willis, ma in questo caso la regia di Ilya Naishuller fornisce  però toni alle atmosfere più cupi almeno inizialmente, ma illuminandoli passo dopo passo quasi come a volerle mostrare come lo specchio dell’anima dei protagonisti i quali prima , si presentano cupi, grigi e spenti cosi come le giornate che vivono quotidianamente, ma che poi  trovano equilibrio e serenità, cosi che come il loro stato d’ animo  anche le giornate tornano ad illuminarsi.

Anche in altri personaggi si trovano riferimenti al film del 2010.

Uno su  tutti quello di Christopher Lloyd, qui nell’inedito ruolo di killer in pensione,  padre del protagonista.

 L’azione e il ritmo non mancano. Sorretto anche da un ottimo cast di attori a cominciare da Bob Odenkirk , da una sceneggiatura ben calibrata e da una regia che sa bene come raccontare una storia.

Io Sono Nessuno

Una celebrazione della violenza?

In un primo momento ho pensato, guardando il film che questo celebrasse la violenza e che addirittura la mostrasse come mezzo di rivalsa verso se stesso e gli altri.

Ma andando ad analizzare bene la storia e soprattutto il protagonista Hutch vediamo che la violenza invece viene trattata con rispetto da quest’ultimo e non con leggerezza come invece fanno tutti quelli che gli stanno attorno, vicini familiari.

Questo perché Hutch sa cosa sia la violenza, sa come usarla e quando farne veramente uso.

E’ questo suo modo di pensare  che  erroneamente lo mostra come un debole, proprio perché la società in cui vive inneggia alla violenza ma senza conoscerne l’essenza.

La violenza qui però non diventa indice di follia ma di ritrovamento.

Hutch ritroverà se stesso , quella parte di se nascosta nel suo passato e che il tentativo di rimuovere a fatto si che egli restasse schiacciato dalla vita che ha scelto.

Per 12 anni ho lavorato per persone molto pericolose. Ero quello che chiamano “un revisore”, l’ultima persona che vorresti alla porta, perché significa che non ti resta molto da vivere, ma ho mollato per farmi una famiglia.”

 Quella vita mitizzata, fatta di casa e famiglia che egli considerava sinonimo di serenità ma che a lungo andare lo hanno relegato ad una routine che via via ha spento la sua vitalità.

Io Sono Nessuno

I semi della violenza della società americano

Se prima ho citato il film RED un paragone che mi verrebbe da fare è su un altro film che ha come tema la violenza.

A History of Violence film del 2005 diretto da David Cronenberg.

Anche se qui si parla di un film prettamente drammatico il modo di come viene vista la violenza tra il film di Cronenberg e quello di  Naishuller mi ha portato a fare paragoni tra questi due.

In entrambi si mostra la società e l’istituzione della famiglia andare a confrontarsi con il seme della violenza delle persone e mostra come quest’ultima sia giudicata .

In A History of Violence vediamo il modello di famiglia americano vivere serenamente la loro quotidianità, in Io sono nessuno la famiglia ne sente il peso sempre più schiacciante.

Nel primo vediamo il protagonista Tom Stall ,che dopo aver nascosto il suo passato criminale si è dato a nuova vita trovando quell’equilibrio e quella stabilità tanto cercata.

Mentre nel secondo il protagonista Hutch Mansellè, vede in questa nuova vita un motivo di frustrazione .

In entrambi il protagonista si ritrova confrontarsi con quella violenza che hanno per tanto evitato solo che mentre per Tom questo significa tormento , condanna anche se alla fine servirà a pareggiare i conti e a chiudere col suo passato definitivamente. Hutch sembrerà ritrovare se stesso, la propria armonia ma ciò significherà ritornare al suo passato anche se per lui e per la sua famiglia non significa necessariamente una condanna ma un accettare la vera indole di Hutch in maniera serena.

Anche il modo di come il mondo attorno i due protagonisti  veda la violenza è all’ antitesi.

In A History of Violence la società , la famiglia , lui stesso condannano l’uso della violenza e in questo modo di vivere trovano serenità, pace e armonia. La “non violenza” viene vista come forza.

Invece in  Io sono nessuno “la non violenza” è sinonimo di debolezza per la società, forse per questo che il peso della sua nuova vita ,per Hutch diventa sempre più insostenibile.

Trailer Io Sono Nessuno

 

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